Un vorticoso valzer di preti sembra attendere attende la Valle Po. Di don Giovanni Barbero, parroco di Sant’Andrea in Martiniana Po che all’alba dei suoi settant’anni sarà costretto - di qui a qualche giorno, per volere del Vescovo – a lasciare la Valle per approdare alla Parrocchia di Santa Maria delle Grazie di Lagnasco, e sostituire don Giovanni Garino abbiamo già detto nello scorso mese di agosto.
Oggi, trascorsi quasi due mesi da quell’annuncio, la situazione in Valle Po sembra essersi ulteriormente aggravata e le Parrocchie esistenti sul territorio paiono vivere una condizione di assoluta ed estrema difficoltà. Anche perché a quel trasferimento (nessun nuovo ingresso, come vedremo più avanti, sostituirà stabilmente don Barbero) hanno fatto seguito quello di don Silvio Sartore (viceparroco di Revello e trasferito, con lo stesso incarico, nella Parrocchia di Dronero) ed i problemi di salute di don Piero Bocco, che lo hanno costretto a rinunciare all’espletamento della propria missione nelle Parrocchie di Sanfront e delle frazioni Robella e Rocchetta.
Si è così creato un “effetto domino” dai risvolti facilmente immaginabili. Le anime di Martiniana Po – nelle intenzioni – dovrebbero venire affidate alle cure dei parroci di Revello e Sanfront, ma per il ruolo di amministratore parrocchiale la scelta vescovile è caduta don Agostino Tallone, il parroco di Rifreddo che – per via del suo nuovo incarico – non potrà più prestare la propria opera in frazione Rocchetta di Sanfront dovendo celebrare la Messa domenicale proprio a Martiniana Po. Rimarrà senza celebrazione domenicale anche Gambasca, sin’ora affidata alle cure dello stesso don Barbero.
Il viceparroco delle tre Parrocchie di Paesana, don Marco Casalis – anch’egli a lungo in predicato di raggiungere Dronero o Busca – è stato nominato “responsabile della pastorale giovanile” di tutta la Vicaria della Valle Po ed in modo particolare dei suoi tre centri più grandi: Paesana, Sanfront e Revello. Un incarico che – sommato alla celebrazione della Messa festiva in alcune Parrocchie della Valle - lo porterà inevitabilmente a dividersi e vivere sempre più ore lontano da Paesana, che continuerà ad essere poco più del suo domicilio, in attesa di sistemarsi definitivamente nella casa parrocchiale di Sanfront (dove al momento manca il parroco) o in quella di Revello (dove il parroco c’è, ma la canonica non è disponibile).
Nel frattempo i preti della Vicaria della Valle Po hanno deciso, per il momento limitatamente ai mesi di novembre e dicembre, di cancellare bruscamente la celebrazione della Messa della domenica ora nella frazione Rocchetta di Sanfront, ora in quella di Robella di Sanfront, alternativamente. In pratica in frazione Robella verrebbe celebrata la Messa la prima e la terza domenica del mese, che nelle altre due lascerebbe invece spazio alla semplice Liturgia della Parola. Viceversa accadrebbe in frazione Rocchetta.
Va da sé che la cancellazione sta sollevando mugugni e polemiche nelle due comunità parrocchiali che vivono il tutto come una sorta di golpe perpetrato sulla loro pelle e sulla loro Fede approfittando – perdipiù – dell’assenza per malattia del “titolare” don Bocco. “Se davvero si fosse voluto fare un ragionamento di Valle – è il sunto di quanto si mormora a denti stretti a Robella e Rocchetta – perché non coinvolgere nell’alternanza fra Messa e Liturgia della Parola anche altre Parrocchie ‘minori’ del territorio?”.




