Dopo un anno trascorso in giro per l’Italia, D’Anziké – l’associazione culturale nata a Torino nel gennaio 2008 per iniziativa di Alessandra Giovana e Gaia Landoni al fine di divulgare e promuovere la pratica della danza e delle arti dello spettacolo in generale – ha deciso di concentrare nel Cebano gli appuntamenti dei prossimi mesi. «La scelta di Ceva e del Cebano quale sfondo per le prossime iniziative ci ha trovati tutti d’accordo – ha sottolineato Alessandra Giovana che, oltre ad essere una delle fondatrice di D’Anziké, è anche la direttrice della scuola di danza Doppie Punte che ha sede proprio a Ceva –. Già a settembre avevamo scelto Ceva quale sede dello stage di danza contemporanea tenuto da Michele Merola, il direttore artistico della MMCompany, oltre che uno dei migliori coreografi oggi in Italia».
Se gli appuntamenti dei prossimi mesi di D’Anziké si concentreranno nel Cebano, quelli dei mesi scorsi hanno visto protagonista la Calabria: si è, infatti, da poco concluso un ciclo di stage la cui ultima tappa è stata Rossano (CS). Qui, nel Palazzetto dello Sport, le lezioni di classica di Marisa Milanese, quelle di contemporanea di Antonio Della Monica, accompagnato alle percussioni dal maestro Beppe Cotella e quelle di hip hop di Fabrizio Santi sono state seguite da un nutrito gruppo di ballerini che ha così potuto sentirsi parte del Teatro Nuovo di Torino.
Marisa Milanese e Antonio Della Monica sono, infatti, docenti del Teatro Nuovo che da anni collaborano con Alessandra Giovana, anche lei formatasi al Nuovo e per anni ballerina nella compagnia del Teatro sabaudo. La Calabria è anche la sede di un importante stage estivo che D’anzikè organizza ormai da 5 anni e che ospita danzatori di fama internazionale.
«Il progetto che io e Franca Aimone,danzatrice e insegnante di afro, stiamo perfezionando e che partirà in primavera,si articolerà in un percorso di conoscenza del territorio cebano intrinsecamente legato ad uno di conoscenza della danza creativa, quella danza non legata a stili, ma un tipo di danza libera che fa di ogni corpo un corpo danzante – ha dichiarato Alessandra Giovana –. Vorremmo che i due mondi si incontrassero per far sì che tutti, indipendentemente dall’età e dall’aver mai seguito un corso, possano approcciarsi alla danza intesa nel senso più lato del termine, ossia come libera espressione del corpo. Cercheremo di conoscere meglio il nostro corpo, le bellezze del territorio nelle sue diverse caratteristiche e cercheremo di legare le due cose attraverso le nostre emozioni e il movimento, ritrovando il piacere di stare insieme e di condividere momenti di vita. ». L’invito è dunque rivolto a tutti: bambini, giovani, adulti e anziani. L’unico requisito è la curiosità.




