Attualità - 19 gennaio 2012, 12:16

Cantina Terre del Barolo di Castiglione Falletto: il 2011 porta il +15% di fatturato

Le bottiglie vendute tornano a 3 milioni

Cantina Terre del Barolo di Castiglione Falletto: il 2011 porta il +15% di fatturato

Si guarda al 2012 con fiducia, sulla scia di un 2011 chiuso in positivo. Può essere definitivo così lo slogan di motivazione che la Cantina Terre del Barolo vuole mettere in atto per l’anno nuovo, appena iniziato. Dopo l’assemblea dei soci, tenutasi domenica 15 gennaio, con l’approvazione del bilancio, il presidente Matteo Bosco ha fatto il punto della situazione.

"A fronte di un +15% di fatturato e dell’aumento delle bottiglie vendute (3 milioni in totale al 31 dicembre), posso dire che il 2011 per noi è stato un anno che, dopo una partenza accorta, ha regalato soddisfazioni. Il trend costante di crescita nei mesi ha permesso di ottenere risultati commerciali importanti, grazie all’impegno ed alla dedizione di tutti. La denominazione Barolo ha ripreso a crescere, e sta tornando sui livelli che le competono. I prezzi delle uve, la produzione e la vendita hanno camminato di pari passo".

Un anno che ha portato anche nuovi mercati: "Oltre al mantenimento del marchio nei mercati abituali - prosegue il presidente - siamo riusciti ad entrare anche in quello della Polonia. Due traguardi significativi, considerando la situazione economica mondiale per cui si fa più fatica ad acquistare". Per proporsi bene sul mercato non sono mancati gli investimenti: "Nel 2011 abbiamo aumentato il reparto invecchiamento con nuove botti in legno per il Barolo, e, in generale, elevato il livello di tecnologia in diversi settori di lavorazione, sempre in nome della qualità del vino, vera espressione del territorio delle Langhe".

Si guarda così al 2012 a testa alta, ma con grande attenzione: "Per Terre del Barolo l’anno nuovo è partito sulla scia del precedente. Previsioni a lungo termine non se ne possono fare: predico sempre attenzione e rigore sui mercati. Lavorare per mantenere ed aumentare, due aspetti che vanno di pari passo in un mondo del vino dove il minor potere d’acquisto, le aumentate produzioni di vino, soprattutto Barolo, ed un rallentamento globale, sono tutti aspetti che si intersicano. Ma con il lavoro, la continua promozione delle denominazioni, anche grazie ai fondi UE che il Piemonte ha saputo usare bene, e la qualità, sono convinto che il mondo del vino possa continuare ad essere importante. E Terre del Barolo vuole esserlo alla pari, anche grazie ai suoi soci che credono nella cooperazione".

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