Attualità - 19 gennaio 2012, 16:54

"Giù le mani dall'acqua": anche a Cuneo il grido del Forum italiano dei movimenti per l'acqua

"Si scrive acqua e si legge democrazia" ribadiscono i componenti del movimento cuneese in presidio davanti alla Prefettura

(copyright targatocn.it)

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E' in subbuglio il comitato cuneese per l'Acqua Bene Comune. Presto, dopo il presidio sotto la Prefettura allestito nella mattinata di giovedì, saranno istituiti nuovi banchetti informativi, ad appena 7 mesi dall'esito referendario che vuole la gestione dell'acqua fuori dalle logiche di profitto. "Prima il governo Berlusconi, ora quello di Monti stanno cercando di far entrare dalla finestra quello che era uscito dalla porta" affermano i manifestanti.

Con presidi in tutto il territorio nazionale si torna a difendere l'esito del referendum e ad affermare la necessità di emergenza democratica. Si chiede al Governo Monti di interrompere la strada intrapresa (nuove privatizzazioni) e di aderire alla campagna di disobbedienza civile: "Visto che le istituzioni non applicano l'esito referendario saremo noi a farlo eliminando dalle nostre bollette la quota di "profitto garantito"" afferma la portavoce cuneese Chiara Carratù.

Recentemente per dire "No allo scippo dei Referendum" sono state raccolte 29mila firme tra cui quelle di molti personaggi del mondo della cultura, del diritto e dello spettacolo tra cui Stefano Rodotà, Gustavo Zagrebelsky, Roberto Vecchioni, Valerio Mastandrea, Gino Strada, Marco Paolini, Don Andrea Gallo e Dario Fo.

FrAi

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