La manifestazione di ieri mattina, oltre a quella dei lavoratori, ha portato anche la voce dei molti studenti pendolari che ogni mattina affrontano viaggi più o meno lunghi per raggiungere le scuole di Mondovì. All'interno della petizione si fa riferimento anche all'appello che giorni fa era stato fatto dai presidi delle scuole monregalesi. Con i nuovi orari, per scongiurare i ritardi, i ragazzi sono obbligati ad arrivare un'ora prima a Mondovì. È intervenuta, insieme a una rappresentante dei genitori degli studenti la preside dell'”IISS Giolitti Bellisario” Donatella Garello, per lamentare una situazione che, a poco tempo dall'attivazione dei nuovi orari, rischia di diventare ingestibile, e potrebbe in futuro far ripensare le famiglie sul luogo dove iscrivere i figli a scuola.
Abbiamo parlato con due ragazze dell'Istituto Alberghiero, Giada e Arianna, rispettivamente di Racconigi e Cengio, uno verso Torino, l'altro verso Savona, due poli distanti ma uniti dalla tratta Torino-Savona, che ogni mattina permette loro di frequentare le lezioni a Mondovì.
“I problemi sono tanti, personalmente sentiamo lo stress e la stanchezza di doversi svegliare alle 5.30 del mattino e di dover ritornare sempre tardi a casa nel pomeriggio. Sono cinque anni che viaggiamo come pendolari, abbiamo vissuto e sopportato tutti i problemi, la sporcizia, i ritardi, il freddo. I nuovi orari e i disagi che stanno creando sono però la goccia che ha fatto traboccare il vaso”.





