Si aprono le porte del Convento di San Bernardino.
E’ stato firmato ieri l’accordo tra l’Ente Tapparelli d’Azeglio e l’Ordine dei frati minori francescani di San Tommaso Apostolo di Torino, per 30 anni in comodato d’uso gratuito(all’Ente) di una parte del complesso conventuale di San Bernardino, sulla strada collinare della città, legato all’omonima chiesa. La manica verrà trasformata in una residenza per anziani autosufficienti.
25 camere, nella parte fino a una quindicina di anni fa, occupata dalle magistrali di Saluzzo, immersa nell’atmosfera di raccoglimento e serenità del luogo, dove vivono attualmente i 5 frati della comunità religiosa.
Oltre alle camere, che saranno tutte di grande dimensione con bagno interno, vivibili come singola o doppia, gli ospiti avranno a disposizione spazi comuni, come la veranda per la lettura, la cucina, il chiostro, piccoli saloni per incontri e conferenze, l’area esterna.
Tempo previsto per la ristrutturazione: dai due ai tre anni, ipotesi preventiva di costo: un milione e mezzo di euro circa. Ma per trovare finanziamenti utili al progetto, il presidente del Tapparelli, Franco Lovera, lancia la proposta di sinergia tra l’Ente, che impegnerà parte dei fondi derivati dalla vendita del castello di Lagnasco ed i cittadini: “Mi piacerebbe che questo progetto fosse sostenuto dai saluzzesi che hanno a cuore la città e pensano in tempo al loro futuro, per non trovarsi magari un domani a cercare soluzioni in emergenza”.
Con prenotazione e versamento anticipati si potrà acquistare il simbolico mattone della camera, come ha illustrato Lovera, annunciando anche l’arrivo, proprio stamattina, di un primo contributo.
“Si aprono le porte del convento” – ha detto, dopo il suo francescano saluto “Pace e Bene” frate Sereno Lovera, nel salone incontri del convento di San Bernardino, con il presidente e il direttore del Tapparelli Silvano Roasio.
“Un convento che è nella storia di Saluzzo, presente dal 1465, mentre la chiesa fu eretta nel 1471 diventando parrocchia dal 1946. In questo complesso chiuso all’attività di seminario per i frati minori nel 1976, trovò sede la Scuola magistrale, con la quale si stabilì una bellissima, cordiale, pacifica convivenza. Dopo il trasferimento – ha continuato fra Sereno, ricordando la storia del luogo – si cominciò a pensare ad una destinazione d’uso, per dar una fruizione sociale a questo complesso. Si fecero alcune ipotesi come quella di una dépendance infermieristica della Casa di riposo di Torino dei frati minori, o il centro congressi per il nostro Ordine. Fino all’ incontro con il Tapparelli con cui c’è da anni una collaborazione pastorale e con il quale si è iniziato una graduale trattativa".
Ieri la firma dell’accordo. Tra qualche anno, con la comunità dei frati che continuerà a vivere in convento nella manica attualmente abitata, una piccola comunità di persone. In 25 camere pensate per anziani autosufficienti con una buona prospettiva di vita che desiderino vivere in un luogo sereno e panoramico come questo. Saranno monolocali dotati di comfort e con bagno interno, come ha descritto il presidente Lovera, come sono nella residenza Tapparelli in via Cuneo, e potranno essere considerati una casa di villeggiatura da abitare a tempo indeterminato. Gli ospiti avranno a disposizione tutti i servizi del Tapparelli, mensa, centro diurno, Raf, attività.
Per il collegamento tra il convento di San Bernardino, il centro di Saluzzo o la struttura Centrale del Tapparelli, si potrebbe pensare ad una navetta.
Per informazioni sulla sottoscrizione, telefonare alla segreteria della Residenza Tapparelli di Saluzzo.








