Era gremito nella sera di venerdì 12 aprile, l’Auditorium Borelli, per la presentazione del libro “Nom e stranom” (“Nomi e soprannomi”), con sottotitolo “et nate ‘d Boves... perché vugnu nen perdu” (“Di noi di Boves... perché non vadano perduti”), nuova pubblicazione della Casa editrice “Primalpe – Costanzo Martini”, corale davvero.
Il volume (170 pagine copertina inclusa, con prezzo di copertina di 16 euro) è rivestito di rosso, con scritte in bianco e tondo con immagine di scultura linea, raffigurante diavolo che fa la linguaccia (anche se da più parte si ritiene mai sia brutto come lo si rappresenta), di Giuseppe Basso, “Pin Bas” (uno dei personaggi bovesani riscoperti e celebrati nell’opera, eclettico artista, vissuto novantanove anni, tra il 1854 ed il 1953, simbolo stesso del “genio bovesano”, pittore, scultore, musicista, direttore della “Banda”, Amministratore comunale e della Casa di Riposo, tra i fondatori della Società Idroelettrica bovesana...).
Erano sul palco i dieci autori: Giorgio Cavallera, Grazia Cavallera, Carla Cavallo, Laura Cavallo, Piera Cavallo, Marino Dalmasso, Piera Giordano, Matteo Giubergia, Luigi Pellegrino, Enzo Tomatis
Introducendo, il giornalista, e responsabile di “Primalpe”, Ezio Bernardi, ringraziata l’Amministrazione comunale per aver concesso il locale (era presente il vicesindaco Maurizio Paoletti).
Il giovane fontanellese Paolo Ghinamo, che ha portato l’argomento nei suoi studi universitari, si è prodotto in attenta analisi della struttura del libro che, oltre a preciso indice alfabetico, approfondimento su genesi e scopi prefissatisi, bel glossario di grafia bovesana, ha diviso i “soprannomi” a seconda di derivanti da “provenienza”, interna ed esterna al Comune, da professione o titolo onorifico, da difetto o caratteristica fisica, da storpiatura di nomi o cognomi, da “umorismo popolare”, da episodi in cui erano stati coinvolti, senza poter evitare il capitolo su quelli di cui si è persa certa motivazione.
La lettura è stata corale degli autori, scegliendo personaggi di particolare notorietà.
La bella serata è stata completata con intermezzi di musiche tradizionali.
Detratte le spese di stampa, tutti gli utili, i guadagni dalle vendite, saranno destinate ad offerte benefiche sul territorio bovesano.