Gentilissimo Ufficio Comunicazione Polizia Locale di Cuneo Settore e relativi responsabili.
Mi scuso!
Durante la chiacchierata telefonica con l’agente della centrale operativa della Polizia Locale non avevo assolutamente afferrato che c’era un’unica pattuglia in servizio e che essa era impegnata altrove, quindi che sarebbe comunque avvenuto un sopralluogo in giornata, se pur solo successivamente, in buona fede ho recepito solo quanto ho scritto nella precedente e mi duole accorgermi di essermi clamorosamente distratto a riguardo.
In buona fede ho cercato un’alternativa, perché avevo capito che l’intervento sarebbe avvenuto solo il lunedì successivo, dopo una segnalazione all’apposito ufficio, e avrei serenamente rimosso dai miei pensieri la questione (chiariamo che ho richiesto e mi aspettavo nell’immediato un transennamento, non il riempimento della buca!). Disturbare ben due enti per un problema che avrebbe potuto essere un esagerazione, sovrapponendoli, non è certo una cosa sensata ne mia abitudine. Ma sicuramente voi avete potuto risentire la registrazione della chiacchierata, o visionare il rapporto, e, per relativo diritto di cronaca, correggere con precisione ineffabile la mia interpretazione riportando i fatti.
Quindi ritiro le mie valutazioni sull’impossibilità da me percepita di intervenire sul problema però:
non vi ho mai definiti pigri, ne inerti, ma ho sottolineato che la risposta di una tempistica lunga più di due giorni (come avevo erroneamente interpretato, ma concetto che ribadirei se tale fosse stata vera) mi sembrava eccessiva, ma poiché chi avevo interpellato mi sembrava non avere strumenti adeguati o un protocollo utile, anche a tranquillizzare me cittadino, scrivevo tale e-mail. Mai ho fatto riferimento a una cattiva volontà o ad una mancanza di “senso del dovere”.
Nella mia e-mail parlavo di “efficienza e disorganizzazione” intendendo che la risposta era per me sintomo di una qualche disorganizzazione logistica e/o impossibilità ad intervenire adeguatamente. Spero si intenda ora meglio la differenza.
Chiedo scusa anche all’operatore dei Vigili del Fuoco al quale ho fatto intendere che non ero stato “soddisfatto” della precedente chiacchierata e al quale quindi ho portato una richiesta superflua e facendo perdere tempo a lui ed ai suoi colleghi.
Domando però, all’Ufficio Comunicazione, di meglio rivedere il suo affiancare le mie considerazioni ad un problema di “pigrizia o inerzia”! Chi legge la risposta può pensare che io abbia criticato le persone e l’Ente definendoli tali! Non ho espresso un giudizio negativo sulle persone con cui ho dialogato. Inoltre, essendo voi preposti al delicato impegno di comunicare posizioni ufficiali, credo che un simile commento sia da parte vostra fuori luogo e non consono ad uno stile sobrio e da protocollo, tanto nel vostro interesse (perché così può apparire che a riguardo abbiate un nervo scoperto) quanto nei confronti di cittadino solerte e un po’ deluso (se pur erroneamente).
Non mi dispiacerebbe “far pace” ricevendo le relative scuse.
E vorrei approfittarne per ribadire quella che però è ovviamente una mia personale sensazione, unica o sicuramente minoritaria tra i cittadini cuneesi, cioè che la Polizia Locale oggi, così come negli ultimi due o tre anni, a me sembri poco presente nella mia quotidiana frequentazione della città, e riesca ad essere efficiente solo per multe e rimozioni. Ritengo che queste siano giuste, opportune e indiscutibili. Sarei “populista” se le criticassi per quantità o qualità, cosa che non ho fatto: forse vi è sfuggito che la mia richiesta era quella che non ci fossero solo loro!
Anche questa vostra asserzione sulla mia persona mi stupisce, essendo sempre prodotta da un Ente nonché dal suo Ufficio Comunicazione.
Comunque se il venerdì pomeriggio c’è solo una pattuglia in servizio (come da voi asserito) è possibile che questo confermi la mia sensazione, cioè che manchi del personale lungo le strade, sui marciapiedi o agli incroci, qualcuno da incontrare mentre si gira per la città. Una vigilanza più facile da incrociare, che sia una presenza amica che interagisca con i cittadini. Con questo non voglio dire che le persone preposte a tale ruolo se ne stiano chiuse in ufficio a poltrire, hanno sicuramente tutto il loro da fare e lo fanno bene: chiaro? Posso pensare che sia per mancanza di personale, mezzi o mia cecità. E sicuramente, dati alla mano, potrete negare questa mia sensazione, che ho voluto comunque liberamente esprimere e che sarò ben lieto di vedere da voi corretta, oppure argomentata in un’ottica di miglior servizio (sempre che non siate perfetti!).
Molto più deluso che nella precedente e-mail, nei miei confronti per il mio fraintendimento ma anche per la risposta ricevuta, ringrazio per l’attenzione.





