Alba non si arrende e continua la sua sfida contro il tempo per salvare il tribunale. Oggi circa cinquanta sindaci, capeggiati da Maurizio Marello - sindaco di Alba - e Bruna Sibille - sindaco di Bra - hanno incontrato il vicario del prefetto di Cuneo Pasquale Aversa per rassegnare le proprie dimissioni. Un gesto simbolico, annunciato dopo il presidio di mercoledì davanti al palazzo di giustizia, per dire ancora una volta no all’accorpamento con il tribunale di Asti. I primi cittadini si sono spogliati della fascia tricolore consegnandola al prefetto e a sorpresa hanno portato con sé anche i cartoni che serviranno a trasportare i fascicoli dal tribunale di Alba a quello di Asti, lasciandoli sul tavolo della prefettura. Al termine dell’incontro a porte chiuse, Aversa ha assicurato: “Ci faremo portavoce delle istanze avanzate dai sindaci inviando oggi una relazione al Governo”.
Un ultimo appello al ministro della Giustizia Anna Maria Cancellieri che con decreto potrebbe disporre il salvataggio in extremis del Foro di Alba, derogando alla riforma che pone come termine il 13settembre, anche se i lavori di trasferimento potrebbero iniziare già dalla prossima settimana.
Nonostante le ripetute manifestazioni il Governo finora ha ignorato tutti gli appelli, senza tener conto dei numeri che attestano l’eccellenza del tribunale di Alba: al 21esimo posto nella classifica del Ministero, un bacino d’utenza di 215mila persone (il maggiore della provincia e superiore a quello di un buon numero di Tribunali “salvati”), un numero di procedimenti civili che è il primo in provincia ed il quarto a livello di distretto di Corte d’appello.
“Speriamo in un provvedimento del Governo nel Consiglio dei ministri del 28 agosto” dichiara Bruna Sibille. Intanto tutti i Sindaci si sono dati appuntamento per sabato 24 agosto alle ore 9 davanti al Tribunale per continuare il presidio che proseguirà ad oltranza anche la prossima settimana.










