Politica - 08 febbraio 2014, 14:30

Movicentro di Bra sempre chiuso? Risponde il sindaco Bruna Sibille

Il primo cittadino interviene su una domanda di un lettore

Movicentro di Bra sempre chiuso? Risponde il sindaco Bruna Sibille

Gentile Stefano,
La vicenda legata al movicentro di Bra sarebbe troppo ampia per poter
essere sintetizzata in poche righe, tanto che se ne sono occupate
attivamente le ultime tre amministrazioni comunali che si sono succedute
nella nostra città. In estrema sintesi, partendo dall’origine,
l’edificio e il parcheggio di fronte sono stati realizzati dal Comune,
con spesa a carico della Regione nel quadro di un ridisegno complessivo
dei sistemi di mobilità locale da attuare mediante una diversificazione
tra le corse extra-urbane su gomma e l’istituzione delle conurbazioni
per le linee a servizio delle principali città piemontesi, oltre
all’attuazione del cadenzamento dei trasporti in treno da attuarsi
mediante il “memorario”. Trasporti che avrebbero trovato nei movicentro
i loro punto di contatto. Le opere sono state realizzate su terreno
concesso in diritto di superficie dalle ferrovie, allo scopo di ospitare
la sala d’attesa e la biglietteria della stazione, oltre a rappresentare
la sala d’attesa per le corse extra-urbane dei bus (gestiti dalla
Provincia).
Per farla breve, nell’ambito di questa complessa trattativa, Bra è
comunque stata la prima amministrazione comunale piemontese a completare
l’opera e, nell’ambito del mio mandato amministrativo, siamo riusciti ad
ottenere un’autorizzazione da parte di Rfi (proprietaria dell’immobile)
di poter utilizzare il movicentro per iniziative “di carattere
istituzionale”, vista la comunicazione dell’indisponibilità delle stesse
ferrovie a trasferire la biglietteria dall’attuale fabbricato viaggiatori.
Grazie a questa opportunità, è stato possibile utilizzare il movicentro
per diverse iniziative: da mostre temporanee a incontri nell’ambito
della settimana dei giovani o durante le nostre principali
manifestazioni cittadine, sino ad ospitare l’allora ministro
dell’Interno nel suo incontro con la scorta ufficiale della polizia di
stato al Giro d’Italia di ciclismo. Questo anche grazie alla
collaborazionedella Fondazione Politeama che ha adeguato parte delle
strutture, con una minima spesa, per adeguare questi ampi locali in
spazio eventi.
Ovviamente la nostra amministrazione ha continuato a lavorare affinché
si potessero fare ulteriori passi in avanti, nella speranza di entrare
nella piena disponibilità dell’immobile. Immobile che però è stato
realizzato per una funzione che non è più in linea con le previsioni
originarie e nell’ambito di un quadro di politiche di mobilità regionali
del tutto stravolto: oggi sono le linee del sistema ferroviario
metropolitano (di cui Bra è stata la prima stazione di attestamento al
di fuori della provincia di Torino) ad attuare il cadenzamento su ferro
e le stesse conurbazioni sono state ricomprese in un ampio ridisegno del
trasporto pubblico locale che ha coinvolto regione e provincia.
Allo stesso modo, la decisione delle ferrovie di non trasferire più
biglietteria e sala d’aspetto, decisione che peraltro è stata messa nero
su bianco solo dopo innumerevoli riunioni, lettere e incontri ad ogni
livello istituzionale, ha ribaltato le carte in tavola, visto che
proprio a queste prioritarie attività era destinata la struttura.
Peraltro, restano da dirimere alcuni e non semplici passaggi legati ai
diritti di superficie, alle compensazioni e valorizzazioni urbanistiche
dell’area, al futuro stesso dell’intero comparto della stazione, visto
il progetto di una sua radicale rivisitazione (che permetterebbe anche
di risolvere la questione del passaggio a livello, cruccio prioritario
nella nostra viabilità cittadina) e al futuro dello scalo merci,
limitrofo al movicentro e da tempo inutilizzato.
Nella speranza di averle reso il quadro nell’ambito del quale ci stiamo
muovendo, voglia gradire i migliori saluti.

Bruna Sibille, sindaco di Bra

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