Attualità - 07 marzo 2014, 08:16

Cento giorni dopo l’ultima “figuraccia” torna a riunirsi il Consiglio della Comunità Montana del Monviso

A Paesana, alle 21 lunedì 10 marzo, nella sede dell’Ente di via Santa Croce

Paesana, la sede della Comunità Montana del Monviso

Paesana, la sede della Comunità Montana del Monviso

Tre mesi e mezzo dopo l’ultima sua (travagliatissima) seduta, torna a riunirsi a Paesana, alle 21 lunedì 10 marzo prossimo, nella sede dell'Ente di via Santa Croce, il Consiglio della Comunità Montana del Monviso. Era il 29 novembre. Cominciata con 40 minuti  (grazie all’ingresso in sala del vicesindaco di Revello Daniele Mattio che permetterà di raggiungere l’agognato numero legale per iniziare i lavori)  la seduta era stata interrotta (grazie all’uscita dalla sala dello stesso Mattio, che farà così venir meno  il numero legale per proseguire e concludere i lavori) quando ancora c’era da sentire la risposta del presidente all’interrogazione presentata da Cesare Cavallo sulle spese co-sostenute (7mila euro lordi per la parcella dell’avvocato Paolo Scaparone di Torino ) per una consulenza legale finalizzata ad evitare la cancellazione dell’Ente cui fra qualche giorno subentreranno le Unioni di Comuni.

Una serata ingloriosa. Tanto più se si considera che quella sera fu la presenza in sala di Mario Picco (Barge), Giacomo Lombardo (Ostana) e Livio Berardo (Castellar) – tutti membri dell’opposizione – a garantirne  la regolarità ed a permettere  l’approvazione di un assestamento di bilancio che aveva comunque permesso (e scusate se è poco) di pagare ai dipendenti  lo stipendio del mese di dicembre. Non certo la prima di questo Ente. La speranza, andata sinora sempre delusa, è che possa essere davvero l’ultima.

L’ordine del giorno offrirà spunti di discussione e di distinguo, sempre che verrà raggiunto il numero minimo (19) per iniziare i lavori.

Accanto all’approvazione dei verbali seduta precedente ci sarà una ricognizione (con relativi provvedimenti)sulle partecipazione societarie dell’Ente, l’approvazione del bilancio di previsione del 2014­ e di quello del triennio 2014/2016, i provvedimenti da adottare circa il piano delle alienazioni e delle valorizzazioni immobiliari con i necessari adempimenti in merito all’elenco degli immobili non strumentali all’esercizio delle proprie funzioni istituzionali e suscettibili di valorizzazione o di dismissione e relativi adempimenti e l’approvazione  del programma per l’affidamento di incarichi di studio, di ricerca e di consulenze per l’anno 2014.

Nell’ordine del giorno non vi è più traccia di quella risposta a Cavallo, che un centinaio di giorni prima figurava invece al punto 4. Che sia stata “inghiottita” dalle comunicazioni del presidente che concluderanno la serata?

W.A.

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