Prima il sindaco, sempre più battitore libero dopo tre anni vissuti all’ombra della sua “ingombrante” vice. Poi i consiglieri di minoranza del Gruppo “Insieme per Martiniana Po” Bartolomeo Ladiglione, Renato Pagliero e Leandro Berardo. Ora i tre consiglieri di maggioranza Mauro Bono, Bruno Mairone ed Obaldo Putetto di “Insieme per continuare a costruire e crescere”. Non conosce soste né antidoti il “virus” che ha colpito gli amministratori del piccolo centro della Bassa Valle Po e che li spinge – uno dopo l’altro – a rinunciare ai compensi maturati nel corso dell’espletamento delle loro funzioni.
Gli ultimi sono stati proprio Bono, Mairone e Putetto. Il 14 ottobre scorso hanno fatto protocollare in Municipio uno scritto con il quale – “in coerenza con quanto deciso recentemente dal sindaco in merito alla propria indennità di carica” (circa 13mila euro annui per due annualità) – hanno dichiarato di “rinunciare ai gettoni di presenza alle sedute del Consiglio Comunale, sia quelli futuri che quelli maturati ma non ancora erogati”.
Così come per i colleghi di minoranza, anche per i 3 consiglieri di maggioranza l’iniziativa è poco più che simbolica e vale un centinaio di euro l’anno (forse meno) per ciascuno dei tre (meno di 20 euro a seduta). Ma ha un valore morale immenso, specie se si legge il gesto – come d’altronde lo si può legittimamente e verosimilmente leggere – come un taglio netto con il passato ed ancor più con le posizioni del vicesindaco Giovanna Carolina Zetti, che qui molti vogliono in caduta libera di consensi e relegata ai margini della stanza dei bottoni comunale, addirittura a rischio estromissione dalla Giunta. Quello che soltanto sei mesi fa sarebbe stato letto come una sorta di “lesa maestà” nei confronti della plenipotenziaria lady di ferro del paese dei piropi e dei piccoli frutti.
A percepire le indennità rimangono così oggi arroccati soltanto più in tre: il vicesindaco Zetti, con deleghe a Edilizia e Lavori di manutenzione, Agricoltura, Turismo, Sport, Manifestazioni, Servizi demografici, Elettorale, Rapporti con le associazioni, Sociale e sanità e Rapporti con il personale, e gli assessori Livio Barra e Marilena Bernardi (entrambi, stando all’albo pretorio online, senza incarichi particolari).
Ma il castello di carte faticosamente rimasto in piedi per questo primo triennio post elettorale potrebbe piombare al suolo già nelle prossime ore.




