Siccome “dal primo aprile – sembra certo – la Civica Amministrazione rinuncerà a svolgere ad effettuare direttamente il servizio reso oggi dai cantonieri comunali (alcuni andranno in quiescenza, altri saranno destinati ad altri servizi)”, premesso che “sembrerebbe (certo?) che sia intenzione della Civica Amministrazione - adducendo a risparmi (quali?) ed a ottimizzazione del servizio (come per la neve?) – affidare alla stessa realtà che oggi assicura il servizio di sgombero neve (ca. 3.600.000,00 in tre anni) il servizio in questione stimato in circa 300-360.000 euro; che, reminiscenze scolastiche, ricordano allo scrivente che esistano limiti valoriali nell’affidamento diretto dei lavori” e ricordato “come – almeno per lo scrivente – non è parso esserci stato, con la nuova modalità sgombero neve, un sensibile miglioramento del servizio (tutti ricordano ancora i disagi dell’ultima nevicata – compresi i cumuli di neve da poco scomparsi aventi come unica colpa quella di essere all’ombra) e che in un momento come quello attuale di forte contrazione è del tutto evidente che non ci si può permettere ulteriore depauperamento delle attività del territorio in assenza sopratutto di evidenti e tangibili vantaggi per la collettività” il capogruppo dell’omonimo gruppo Giuseppe Lauria ha interrogato il sindaco di Cuneo Federico Borgna per sapere ”se quanto sopra corrisponda al vero ed in caso di risposta affermativa come si pensa di giustificare il presunto (vociferato) aggiramento della normativa sugli affidamenti pubblici? Quali sono, saranno o si pensa possano essere i benefici di tale comportamento? Chi è il responsabile di questa (eventuale) scelta? Quali le motivazioni e quali gli strumenti normativi a conforto della medesima?”.
Qualora la risposta alle domande di cui sopra fosse affermativa, Lauria ha richiesto copia del capitolato speciale d'appalto “predisposta o, comunque di quella che alcuni (si tratta sicuramente di leggende metropolitane) affermano circolare”.





