Eventi - 17 marzo 2015, 16:00

Film sui profughi a Caramagna Piemonte

Verrà proiettato giovedì 19 marzo alle 20.30 nel Cinema di Piazza Boetti. L'ingresso è libero

Film sui profughi a Caramagna Piemonte

"Sanperé! Venisse il fulmine": questo il titolo del film girato coi profughi Ivoriani ospiti a Caramagna che verrà proiettato giovedì 19 marzo alle 20.30 nel Cinema di Piazza Boetti. L'ingresso è libero. Al film, che verrà presentato dalla regista Francesca Frigo, seguirà un approfondimento con Don Piero Gallo, già Parroco di San Salvario e  Abderrhamane Amajou, Consigliere Comunale di Bra.

Coordina la serata il sindaco Mario Riu che dice: "Su invito del presidente ANCI Piero Fassino e del Ministero Politiche Sociali, abbiamo deciso di aderire alla proposta dell'UNAR, che promuove a metà marzo la settimana d'azione contro il razzismo. Ho pensato di chiedere la disponibilità di chi è stato in paese un lungo periodo per realizzare un documentario sui profughi e ringrazio Francesca Frigo per aver accolto l'invito. Gli Ivoriani sono arrivati a Caramagna a dicembre 2011 e ricordo che parteciparono subito all'Epifania a Couscous e Bagna Cauda, per poi rimanere quasi due anni ospiti del Cufrad. Uno di loro risiede tuttora in paese, ben accolto ed inserito.Sarà occasione per discutere in generale delle questioni migratorie in un momento particolarmente difficile per le emergenze internazionali a tutti note, potendoci avvalere dell'esperienza di Don Gallo maturata in una zona particolare di Torino, e dell'amico Abderrhamane, giovane Consigliere Comunale di Bra originario del Marocco, con cui ho collaborato in occasione di Terra Madre. Faccio appello a tutti i cittadini a partecipare per affrontare tutti assieme in modo aperto una questione che ci interpella tutti".

Protagonisti assoluti del film, prodotto dalla BABYDOC e che ha concorso al Torino Film Festival, sono quindi l'Ivoriano Diarra ed i suoi compagni di sventura fuggiti dalla Libia in guerra che vivono nel centro di accoglienza i attesa del permesso di soggiorno e dell'asilo politico, trascorrendo lunghe giornate senza poter lavorare.

Così si confrontano e  dialogano su ciò che vedono intorno a loro, in particolare sull'Italia e gli italiani, i pensieri e le emozioni di un'esperienza straniante. Dice la regista, che è in contatto con alcuni di loro che vivono ancora a Torino: "Ho cercato di restituire lo sguardo e i pensieri che queste persone hanno avuto verso di noi, di far si che attraverso la condivisione dei luoghi e del tempo la nostra presenza fosse utile ad esprimere il loro punto di vista su ciò che stava accadendo."

La campagna dell'UNAR  (Ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali) si svolge con la parola d'ordine "Accendi la Mente, spegni i pregiudizi" e prevede l'adesione di comuni di tutta Italia ma anche di scuole, associazioni, aziende, che si posso trovare sul sito http://www.unar.it/settimanacontroilrazzismo assieme alle indicazioni per l'adesione.

r.g.

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