Politica - 01 aprile 2015, 13:48

La senatrice Manassero interroga il Governo sui licenziamenti allo stabilimento Burgo di Verzuolo

Manassero: “Senza accordi tra proprietà e sindacati il rischio è di dare inizio a una serie di tensioni che porteranno scarsi risultati"

La senatrice Manassero interroga il Governo sui licenziamenti allo stabilimento Burgo di Verzuolo

La situazione dello stabilimento Burgo di Verzuolo, con la proprietà che ha annunciato unilateralmente il licenziamento di 46 operai per un calo di lavoro su una delle due linee produttive, è al centro di una interrogazione della senatrice Patrizia Manassero ai Ministeri del lavoro e dello sviluppo economico oltre che di un intervento nell’aula di palazzo Madama per illustrare la delicata situazione.

Burgo Group è uno dei principali produttori europei di carte grafiche e speciali con 12 stabilimenti attivi di cui 11 in Italia, 1 in Belgio e lo stabilimento di Mantova in cessione, con circa 4800 addetti a certificare una realtà produttiva importante qualitativamente e quantitativamente.

Nel 1905 venne aperta la cartiera di Verzuolo che segnò la nascita del gruppo. Una cartiera con due linee di produzione da cui escono carta per stampa, roto-offset e rotocalco. Oltre alla produzione è presente un magazzino prodotti finiti automatizzato tra i più grandi esistenti. Nella storica cartiera a partire dal 2008 è stata avviata una riorganizzazione che, d’intesa con i sindacati, ha portato alla riduzione di circa 100 posti di lavori per arrivare all’attuale forza produttiva di 400 dipendenti. 

“Senza accordi tra proprietà e sindacati -spiega la senatrice Manassero- il rischio è di dare inizio a una serie di tensioni che porteranno scarsi risultati con l’irrigidimento delle parti in campo a scapito di un accordo che, come nel recente passato, possa essere occasione di presidio e rilancio dello stabilimento consentendo anche all’azienda di ottimizzare i costi.” 

“Ho depositato l’interrogazione ai Ministeri del lavoro e dello sviluppo economico -conclude Manassero- per sollecitare un loro intervento visto che questa situazione  rischia di  portare tensioni e incertezze sul territorio del saluzzese. Non dimentichiamo che sempre la Burgo solo 6 mesi fa ha chiuso lo stabilimento di Madonna dell'Olmo della Comecart, azienda del gruppo  specializzata in produzione di macchinari e componenti per l'industria della carta e officina di riferimento per le cartiere Burgo, mettendo in mobilità per cessazione di attività 39 dipendenti.”

c.s

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