Calcio - 15 aprile 2015, 17:21

Calcio, Albese. Erri Praino globetrotter del pallone: "Tornare in Liguria? E' la mia seconda casa"

"Ad Alba sto bene e siamo in lotta per salire in Serie D. Il calcio? Per me è tutto, mostri sacri come Ponzo, Zaniolo e Briano mi hanno insegnato ad amarlo e rispettarlo"

Calcio, Albese. Erri Praino globetrotter del pallone: "Tornare in Liguria? E' la mia seconda casa"

La Liguria è una terra ancora poco conosciuta da buona parte dei nostri connazionali, ma una volta scoperta è difficile togliersela sia dalla testa che dal cuore. Così è stato anche per Erri Praino, difensore dell'Albese che recentemente ha vestito anche le maglie di Savona e Albenga.

Erri, come si sta su tra le nebbie di Alba?

"E' chiaro che mi manchi il mare, ma sportivamente parlando direi bene. La squadra ha avuto un piccolo ridimensionamento ma è ancora in piena corsa per i playoff nel campionato di Eccellenza. Raggiungerli non sarà semplice, anche perchè domenica avremo di fronte una squadra forte come il Casale, guidato da Fabio Fossati, ma faremo di tutto per riuscire a strappare un risultato positivo e alimentare il nostro sogno".

A fine stagione un tuo eventuale ritorno in Liguria è da escludere?

"Assolutamente no, mai dire mai! La Liguria e la provincia di Savona in particolare, è una terra a cui sarò per sempre grato, mi ha accolto in maniera fantastica e per il sottoscritto, dopo la Calabria, sarà per sempre la mia seconda casa. Alle voci di mercato per ora non voglio pensare, c'è prima un obiettivo da raggiungere con la maglia dell'Albese, altre valutazioni saranno fatte a fine campionato".

Da noi sei arrivato giovanissimo vestendo le maglie di società importanti come Savona e Albenga, che ricordo hai di entrambe le esperienze?

"Sportivamente con il Savona non molto positive, perchè ebbi più di un problema nel relazionarmi con Ninni Corda, ma il ricordo che mi lega alla città resta indissolubile. Anche da lontano seguo con attenzione i risultati della squadra e non posso che augurare ai ragazzi e a mister Riolfo di poter centrare una salvezza complicata, ma a mio modo di vedere ancora possibile. Con Albenga è stato un colpo di fulmine: li ho conosciuto grandi amici e persone straordinarie. Il clima che si respirava all'interno dello spogliatoio mi manca ancora e sono felice che siano riusciti a mantenere la categoria dopo l'ultimo periodo particolarmente complesso".

Hai parlato dello spogliatoio, la sensazione è che per te sia quasi come un luogo sacro.

"Credo che da quei pochi metri quadrati dipendano le fortune o le sfortune di un'intera squadra. Dentro quelle mura ho raccolto consigli di giocatori straordinari come l'indimenticato Paolino Ponzo, Igor Zaniolo o Mauro Briano, i quali sono riusciti a trasmettermi il culto per questo mestiere, che fondamentalmene resta un gioco, ma che va trattato con enorme amore e rispetto, per sè stessi, ma anche verso i propri compagni e la società che ti regala fiducia".

Lorenzo Tortarolo - Svsport.it

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