Un 25 aprile partecipato, quello celebrato sabato scorso, prima con l'alzabandiera alla Casa degli Alpini, poi con la Santa Messa in Parrocchia, e infine rendendo Onore al Monumento ai Caduti, ogni momento accompagnato dagli squilli di tromba di Dario Granero della Banda di Racconigi.
Per il 70° della Liberazione, per la prima volta hanno partecipato gli alfieri con labari delle associazioni, oltre a quello del Gruppo Alpini sempre presente in forze: Avis, Aido, Don Pignata, Protezione Civile. Erano presenti anche il maresciallo Enrico Bosio dei Carabinieri, il prof. Mario Cavaglià dell'Istituto Comprensivo, assessori e consiglieri comunali.
Presente anche Giampiero Brunetti Sindaco di Racconigi, che ha portato il saluto, invitando tutti alla manifestazione del mercoledì, data di liberazione della comunità racconigese. Dopo l'alzabandiera, l'Onore ai caduti e la Benedizione del Parroco Don Antonio Borio, il sindaco di Caramagna Mario Riu ha voluto ricordare la Liberazione con le parole del diario di "Bonaia", il partigiano caramagnese Domenico Bono, recentemente scomparso: "Partimmo per la conquista di Torino, era il 25 Aprile del 1945... Continuammo così, su e giù per le colline fino a fine maggio quando ognuno tornò definitivamente alla propria casa". Ha concluso Mario Galleano con la lettura di una sua appassionata riflessione, dicendo tra l'altro: "il passato è passato, si dice per dire che ormai è andato, senza rendersi conto che se noi siamo qui oggi, è perchè ieri, Gente importante e Gente semplice ha creduto nello Stato, e lavorando soffrendo lottando ha aperto strade e sentieri...".
SU