Coldiretti Cuneo manifesta piena solidarietà ai lavoratori della Michelin di Fossano ed alle loro famiglie. Anche se viviamo in un mondo che è sempre più globalizzato, non crediamo che le leggi da applicare siano solo quelle del mercato, che impongono di fare profitto a tutti i costi.
La scelta del colosso internazionale della gomma di chiudere entro la fine del 2016 lo stabilimento di Fossano, non solo non tiene conto dell’importanza dell’occupazione sul territorio, ma in nome delle strategie economiche, sacrifica il bene più prezioso su cui si fonda la società, perché mette in serie difficoltà tante famiglie, il cui reddito, in molti casi, si basa esclusivamente sul lavoro in Michelin.
Lo stabilimento di Fossano, dagli anni ’70 ad oggi, ha rappresentato una realtà importante per il reddito della pianura cuneese, affiancando quello di Cuneo ed introducendo una produzione di grande qualità con l’utilizzo delle più moderne tecnologie della gomma, ma la storia della Michelin è anche quella di centinaia di operai spesso appartenenti a famiglie agricole e rurali che hanno saputo far crescere l’economia del territorio, investendo sullo stesso, contribuendo a generare percorsi economici virtuosi.
Coldiretti Cuneo è vicina ai 400 dipendenti che ora rischiano di subire pesanti contraccolpi sul piano umano, ancor prima che sotto il profilo occupazionale ed economico e confida che il patrimonio di professionalità e di laboriosità non venga disperso, ma trovi il giusto e necessario riconoscimento. La politica aziendale della multinazionale è difficile da comprendere, ma soprattutto slegata da percorsi di crescita e sviluppo, di cui la società cuneese ha viva necessità.
Coldiretti Cuneo auspica che le Istituzioni ad ogni livello e le Organizzazioni sindacali dei lavoratori riescano ad scongiurare la chiusura dello stabilimento, evitando le penalizzazioni che avrebbero pesanti ripercussioni economiche e sociali.
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