L’ONU e l’Unione Europea definiscono “violenza di genere” la violenza che si annida nello squilibrio relazionale tra i sessi e nel desiderio di controllo e di possesso da parte del genere maschile sul femminile.
La data del 25 novembre come giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, è stata scelta dall’ONU nella Risoluzione dell’Assemblea Generale n° 54/134 del 17 Dicembre 1999, a ricordo delle tre sorelle Mirabal, violentate ed uccise il 25 novembre 1960 nella Repubblica Dominicana.
“Il fenomeno della violenza è trasversale e assume forme e manifestazioni diverse, provocando danni fisici e mentali con gravissime conseguenze anche a lungo termine, con costi umani, sociali ed economici inaccettabili. Al contrario di quanto comunemente si pensa il fenomeno si manifesta soprattutto nell’ambito familiare: si parla di mariti, di ex mariti, di padri, di compagni, di fratelli, di amici, di conoscenti. Peccato che sia solo l’omicidio a conquistare le prime pagine dei giornali e si parla troppo poco di tutto il resto … La violenza coinvolge donne di ogni estrazione sociale e culturale, senza distinzione di istruzione, reddito ed età. Dalla schiavizzazione in matrimoni forzati, a donne vendute per alimentare il mercato della prostituzione, a quelle molestate sul luogo di lavoro o mutilate nell’intimità da pratiche obsolete, alle violenze domestiche che si manifestano in varie forme, fisica, sessuale, psicologica ed economica… "
"Faccio mie le parole di Fabrizio Pregliasco, vicepresidente Anpas Nazionale, che ben descrive il triste e deprorevole fenomeno del femminicidio" dice il Sindaco Giorgio Bozzano. "Ogni anno la violenza sulle donne segna un bollettino di guerra agghiacciante.I l 2013, per esempio, è stato un anno nero per i femminicidi, con 179 donne uccise, in pratica una vittima ogni due giorni.Oggi i dati ,aggiornati al 3 marzo scorso, fanno registrare un -22,6% nel numero di omicidi con vittime di sesso femminile tra il 2014 e il 2015 (da 177 a 137) ma si può e si deve fare di più per annientare questo fenomeno spietato e meschino."
"S. Albano, in occasione della giornata del 25 Novembre, intende quindi esplicitare il proprio NO alla violenza sulle donne attraverso una manifestazione SILENZIOSA ma ricca di SIGNIFICATO.L’idea è quella di far sì che ognuno possa, nella giornata sopra indicata, attaccare un fiocchetto rosso (con anche poesie, pensieri o riflessioni) alla cancellata della scuola primaria a simbolo della propria contrarietà verso questi atti per rimarcare come tali violenze siano da condannare e al tempo stesso che è una responsabilità di tutti educare le nuove generazioni al rispetto reciproco e alla non violenza."