"La frontiera dei robot umanoidi" è il titolo della conferenza che il 19 febbraio avrà come protagonista Roberto Cingolani, Direttore scientifico dell’Istituto Italiano di Tecnologia.
La conferenza si svolgerà nell’Auditorium del Centro Ricerche Ferrero (Ex Filanda), a causa di alcuni lavori di manutenzione che limiteranno, nei prossimi mesi, l’uso delle sale della Fondazione. Nel pomeriggio di venerdì (alle ore 17) sempre al Centro Ricerche Ferrero, il professor Cingolani incontrerà gli studenti delle scuole superiori albesi per affrontare con loro la medesima tematica della serata e rispondere alle curiosità dei ragazzi sulle macchine del futuro.
Nanotecnologie e robotica sembrano campi di ricerca lontani, ma sono strettamente imparentati perché lo sviluppo di robot umanoidi richiede nuovi materiali e una estrema miniaturizzazione. Per quanto avanzata, la tecnologia dei sensori e dei computer è ancora lontanissima da poter imitare i modelli biologici: basti pensare che un computer con una capacità di elaborazione paragonabile a quella del cervello umano assorbirebbe una quantità di energia pari a quattro metropoli come New York, mentre noi ce la caviamo con il consumo di una lampadina e conteniamo tutta la potenza di calcolo in un organo che pesa meno di un chilo e mezzo.
Roberto Cingolani ci accompagnerà alla scoperta del mondo “nano” che sta cambiando la nostra vita e ci presenterà i robot che forse un giorno saranno in grado di interagire con noi con comportamenti difficilmente distinguibili da quelli umani.
Milanese, 54 anni, Roberto Cingolani è direttore scientifico dell’Istituto Italiano di Tecnologia (IIT) sorto a Genova nel 2005 e ora con dodici centri distaccati in città italiane e due a Boston. L’IIT occupa più di mille ricercatori che lavorano in robotica avanzata, neuroscienze, farmacologia, nanochimica e nanofisica. Laureatosi in fisica all’Università di Bari, Cingolani ha completato la sua formazione alla Scuola Normale Superiore di Pisa ed è stato il pioniere italiano delle nanotecnologie, avendo fondato presso l’Università di Lecce il primo laboratorio nazionale ad esse dedicato. Ha trascorso periodi di ricerca al Max Planck Institut di Stoccarda e all’Università di Tokyo, è autore di 700 articoli scientifici ed è detentore di 40 brevetti. A livello divulgativo, ha scritto nel 2014 il libro "Il mondo è piccolo come un’arancia" (il Saggiatore) con prefazione di Piero Angela.
La conferenza si terrà presso l’auditorium del Centro Ricerche Ferrero di Alba, con ingresso da Via Pietro Ferrero, 19.





