Tra titolari di negozi, professionisti,e imprenditori dell’area di piazza Cavour, sono una trentina i firmatari della lettera indirizzata al sindaco, assessori e consiglieri consegnata al protocollo ieri in Comune. Chiedono un incontro con il primo cittadino per portare l’attenzione sulla problematica urgente del calo di lavoro nell’area.
A seguito dei lavori di pedonalizzazione della piazza, delle strozzature della viabilità (tra cui il senso unico della via di collegamento tra piazza Cavour e Garibaldi) il numero ridotto di posteggi, passati da una ottantina a 48, si è verificata una “drastica riduzioni di passaggi di clientela” e un “forte disagio lavorativo per le attività che da questo passaggio giornaliero traggono fonte di lavoro”.
La loro, sottolinea una rappresentanza di firmatari, vuole essere una segnalazione senza toni accesi: “Non si tratta di una questione politica, ma di lavoro. Noi siamo veramente preoccupati per questa situazione ed è questo che si vuole mettere sul tavolo per una fattiva collaborazione con l’Amministrazione, nel rispetto delle parti reciproche”.
Le problematiche di viabilità e posteggi, riducendo la clientela, stanno portando, a cascata, perdite di posti di lavoro per alcune categorie in particolare, tra chiusure e licenziamenti: Oggigiorno se non sei comodo da raggiungere ti tagliano fuori“.
Nell’incontro i firmatari vogliono vedere cosa si può fare insieme per affrontare la situazione, analizzando nella lettera che “Saluzzo è una cittadina a forte tradizione rurale e il commercio vive di consuetudini centenarie che venendo a mancare comportano la rarefazione della clientela, con conseguente sofferenza delle loro attività”.
Nell’iniziativa, che è partita spontaneamente, non è coinvolta l’Ascom Saluzzo e zona.
Francesca Neberti, assessore comunale al Commercio: “L’Amministrazione è assolutamente disponibile al confronto e il sindaco convocherà a breve un incontro. Abbiamo appreso dalle lettera le problematiche generali, ma non conosciamo ancora le istanze precise. La scorsa settimana, durante l’incontro della Consulta delle attività produttiva con il settore commercio, nulla era emerso.”
SU