Si chiamerà “Coalizione per Sampeyre” la lista scaturita dall’intesa tra Domenico Amorisco, sindaco uscente di Casteldelfino, e l’ex sindaco di Sampeyre Roberto Dadone.
I capisaldi dell’accordo sono questi: Amorisco sarà il candidato sindaco e Dadone, in caso di vittoria, sarà il vice con delega alla Programmazione Turistica, una sorta di cabina di regìa per tutti gli operatori del settore.
La squadra è pressoché ultimata e si conoscono già alcuni nomi dei candidati consiglieri: Paolo Pinese, ex responsabile della Forestale, Andrea Bisio, Enrico Botta e Piero Valla. Questi ultimi tre sono stati amministratori comunali dal 2001 al 2006 quando Dadone era stato sindaco del capoluogo varaitino.
Sul fronte avverso l’alleanza che dovrebbe cercare di contrastare l’offensiva di Amorisco fatica a concretizzarsi.
In paese circola il nome dell’ex presidente della Pro loco, Matteo Fina, classe 1983, che proprio un anno fa – dopo nove anni passati al timone dell’ente manifestazioni – aveva gettato la spugna lamentando il disinteresse del paese.
Sarebbe lui l’unico ad aver manifestato una disponibilità di massima ad accettare una candidatura a sindaco e ad avventurarsi in una sfida elettorale dagli esiti quanto mai incerti.
La difficoltà del fronte anti-Amorisco nel mettere insieme un’unica lista è in gran parte legata alle titubanze del sindaco uscente Roberto Sasia, il quale nicchia ancora, incerto se ripresentarsi (e in quale ruolo) oppure se ritirarsi definitivamente dalla mischia.
A bacchettare l’incertezza di Sasia è il suo ex avversario di cinque anni fa, Renato Baralis, che gli ha teso la mano in base al principio che il “nemico del mio nemico è mio amico”. Baralis sa bene che se ci fossero mai tre liste la vittoria di Amorisco sarebbe scontata, per questo sta cercando fino all’ultimo di tessere la sua tela, pur nei panni di regista dietro le quinte.
“Mi pareva che l’intesa con Sasia fosse stata raggiunta, poi, nelle ultime 48 ore, ha avuto dei ripensamenti. Il tempo stringe, mancano meno di venti giorni alla scadenza dei termini – rammenta Baralis dall’alto della sua lunga esperienza amministrativa – e ogni ulteriore indugio è un vantaggio che diamo ai nostri avversari”.
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