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Alba e Langhe | 25 giugno 2016, 10:35

Torna la "Veglia cravanzanese" giunta alla 32ma edizione

La rassegna partirà sabato 9 luglio

Torna la "Veglia cravanzanese" giunta alla 32ma edizione

Ci sono pagine memorabili di Beppe Fenoglio che descrivono i giocatori d’azzardo langhetti intenti a scommettere  cascine, raccolti, soldi presi a prestito.

Qualche volta è il “vapore” o la “bassetta” giocata nella notte in una segreta stanza d’osteria. Altre volte il teatro è la  piazza del paese dove la sorte si lega ad un pallone che sbatte sui tetti. Poi ci sono i casino della vicina Francia o i banchetti delle tre carte sulle fiere a decidere fortune e sfortune di piccoli contadini, possidenti, borghesi con la malattia del gioco. Sembra dunque che ogni occasione sia buona per rischiare il tanto o il poco e sembra quasi che il “vizio” sia una parte integrante del dna degli uomini delle colline.   

Ma la cosa non si ferma qui. All’ uscita dalla messa granda i giovanotti del paese tirano fuori dalle tasche le monete volutamente non depositate nel sacchetto della elemosina e si sfidano a “campana” o a “riga”. Le perdite sono esigue e le vincite al massimo pagano la gazzosa del pomeriggio all’osteria. E i bambini? I bambini ovviamente non sono da meno nel loro gioco di imitazione ma, non possedendo monete, azzardano i bottoni della sdrucita giacca o dei pantaloni. Che si vinca o si perda sono  assicurati gli scappellotti della madri perché, per poterli giocare, bisogna pur strapparli dai panni quei benedetti bottoni.
   

La 32ª edizione della Veglia cravanzanese riporterà il pubblico a queste atmosfere. Sabato 9 luglio alle 21, nella splendida cornice dei Giardini del Castello verrà presentato  lo spettacolo teatrale I Gigador (i Giocatori, due atti comici di W. Gabutti). Al termine dello spettacolo il vino e il bunat accompagneranno altri racconti sul tema del gioco.

La Vià riprenderà la domenica alle 15,30, in Chiesa Bassa, dove si potranno ascoltare testimonianze, racconti, leggende sul tema narrate da Mario Marengo (esperto di storia locale), Edo Basso (ex giocatore di Balon), Fernando Vioglio (autore del libro Vespro e Pantalera), Giuseppe Canaparo (che ha scritto una biografia del mitico Ghindo), Anselmo Quazzo (che racconterà storie al di qua e al di là del Belbo).
Alle 16,30, nelle vie circostanti, ragazzi e bambini imiteranno i loro nonni sfidandosi alla “guerra dei bottoni”. Stiano tranquille le mamme perché, questa volta, i bottoni sono  rigorosamente forniti dall’organizzazione.

Alle 17,30, nei giardini del  Castello, il coro polifonico Santa Cecilia di Alba dedicherà al Santo Patrono di Cravanzana il concerto MELODIE IN…CANTATE. Le offerte raccolte per questo evento di chiusura saranno interamente destinate alle opere di restauro della cappella di San Rocco in Cravanzana.

cs

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