Saluzzese - 28 luglio 2016, 10:02

Brossasco, l’appello della minoranza: “Tutti al Consiglio Comunale per capire, anche se alle 8 di sabato mattina”

Paolo Amorisco: “Il limite è stato superato ed il sindaco dovrebbe seriamente porsi la domanda se è in grado di amministrare un comune”

Paolo Amorisco

Paolo Amorisco

Dovrebbe radunarsi alle 8 di sabato 30 luglio prossimo il Consiglio Comunale di Brossasco: il primo dopo le dimissioni delle due consigliere Cinzia Martina e Laura Volpi che sino all’altro giorno sedevano ai banchi del Consiglio comunale nel gruppo del sindaco Marcello Nova.

A darne l’annuncio sono stati i rappresentanti dell’opposizione Paolo Amorisco e Patrick Ribodetti, che hanno sferrato un durissimo affondo nei confronti del 37enne primo cittadino: “Come consiglieri di minoranza abbiamo fatto tutto quello che è stato possibile fare per portare a conoscenza dei brossaschesi tutte le azioni del sindaco e , ora che molti conoscono il suo operato ecco che lui si nasconde convocando un consiglio all’inusuale ora delle 8 del sabato mattina confidando in uno scarso afflusso di pubblico. Io e il consigliere Ribodetti invitiamo tutta la popolazione a venire ad assistere al consiglio” dice Paolo Amorisco.

Approfondire la situazione del Comune di Brossasco – continua Amorisco - è importante per capire cosa sta succedendo, perché le dimissioni dei due consiglieri non sono affatto un fulmine a ciel sereno.

Sono frutto di oltre 2 anni di comportamenti inspiegabili da parte del sindaco Marcello Nova che ha davvero fatto di tutto per rendere difficile ai consiglieri l’espletamento dei loro compiti. Quasi tutte le richieste di accesso agli atti sono state negate, o per la non reperibilità degli stessi o addirittura per un malfunzionamento del sistema informatico (malfunzionamento che perdura ormai da più di un mese).

La vicenda dell’ispezione voluta fortemente dal sindaco alla ‘Giocolegno’ di Walter Tonda, che ha aperto gli occhi alle due consigliere dimissionarie, rientra in un delirio di onnipotenza di cui ormai il sindaco stesso ha perso il controllo”.

Si parte dal non rispetto dei consiglieri (anche di quelli di maggioranza considerato il fatto che l’accesso agli atti anche a loro è stato impedito) – continua ancora Amorisco - alle assurde risposte fornite in consiglio alle interrogazioni, alle lettere offensive nei confronti di ex dipendenti.

Oltre a tutto questo ha usufruito di spazi istituzionali (la home page del sito istituzionale del Comune riporta una sua lunghissima arringa difensiva-accusatoria: ndr) per comunicazioni su alcuni suoi problemi di carattere personale”.

Il sindaco Nova - conclude Amorisco -  ritengo abbia perso il contatto con la realtà: quella realtà che ora lo vede orfano di due consiglieri e anche del sostegno della popolazione.  Con tutti questi presupposti non è difficile capire che il limite è stato superato, che il sindaco dovrebbe seriamente porsi la domanda se è in grado di amministrare un comune”.

Nicolò Bertola

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