Al Direttore - 05 ottobre 2016, 07:15

Bra, una bifamigliare sulla collina del centro storico? Il "no" della sezione locale di Italia Nostra

Riceviamo e pubblichiamo

Bra, una bifamigliare sulla collina del centro storico? Il "no" della sezione locale di Italia Nostra

Gentile Direttore,

è davvero incredibile la (non) risposta del sindaco di Bra alle nostre critiche per l’adozione del Piano di recupero per la costruzione di una villa bifamigliare di 4 livelli con piscina sulla collina (peraltro a rischio frane) del centro storico, in area libera verde a poche decine di metri dalle mura medioevali e dalla Zizzola.

La sua affermazione rilasciata ai giornali che tutto è a posto in base al Piano Regolatore Generale (PRG) e che spetta alla Commissione del paesaggio regionale decidere, sembra una scelta “tecnica” che nega però, sfacciatamente, le sue precedenti dichiarazioni pubbliche.

Era stato infatti ufficialmente garantito che il nuovo Piano regolatore di Bra rappresentava un progresso rispetto a quello precedente proprio perché salvaguarda la zona collinare della città, la ingloba nel centro storico, permettendo così il recupero, la ristrutturazione e/o l’ammodernamento degli edifici esistenti. La scelta di permettere la costruzione di questa villa risulta in totale contraddizione con questo impegno e con quell’assicurazione di difesa della parte storica della città.

Ricordiamo che tutto avviene senza che parte della documentazione fosse a suo tempo pubblicata in base alle normative sulla trasparenza e che l’edificio sarà costruito su un terreno “libero” verde frazionato e venduto dopo l’approvazione del PRG: viene falsato cosi il principio di salvaguardia delle proprietà e delle relative cubature con cui si tutela l’edificabilità nel centro storico, creando inoltre un ingiusto dirompente precedente.

Se il nuovo PRG non salvaguarda neanche dalla nuova cementificazione il centro storico di Bra, oltre tutto in area collinare (caso di fatto unico in Provincia) vuol dire che questo PRG è perfettamente in linea con il peggior permissivismo del passato; tant’è vero che vi è un’enorme sovrastima nelle previsioni di crescita di abitanti (quasi 37.mila mentre gli attuali 29mila, in costante decrescita, dimostrano che Bra negli ultimi anni ha perso residenti) e conseguente previsto nuovo grande consumo di suolo.

Per un'Amministrazione che abbia a cuore ridurre il consumo di suolo e preservare il centro storico, (sempre più ridotto tra l'altro proprio dal nuovo PRG) e che nelle occasioni ufficiali si vanta di far parte delle “Città Slow” e di seguirne i principi, la possibilità di posare nuovo cemento in una zona collinare storica e paesaggisticamente pregevole dovrebbe essere inaccettabile.

Se invece il PRG lo permette bisognerebbe riconoscere che vi sono errori nello strumento di programmazione urbanistica. Ma se il parere dell'Amministrazione è semplicemente "si può fare", allora è chiaro che il PRG - approvato all'unanimità delle forze politiche di centro destra e centro sinistra - è stato proprio voluto così, con lo scopo di permettere nuova cementificazione in centro storico e sulla collina, in spregio alla visione che guida tante altre amministrazioni, più consapevoli che in Italia il consumo di suolo è stato e continua ad essere spaventosamente miope e che è tempo di cambiare atteggiamento.

Grazie,

la Sezione di Bra di Italia Nostra

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