L'Amministrazione Comunale intitolerà l’edificio comunale ex asilo di via Trieste 23 – già Palazzo della Pretura ed attualmente destinato a sede di diverse associazioni di volontariato e della biblioteca comunale e, in futuro, a seguito dell’imminente restauro dell’ultimo piano, anche di Consiglio Comunale - alla memoria del compianto Parroco della Parrocchia San Martino, Don Renato Stecca.
Nato a Verzuolo il 9 aprile 1928, ordinato sacerdote il 29 giugno 1951 nella Cattedrale di Saluzzo, vicario a Sanfront dal 20 settembre del lontano 1966 e per 46 anni consecutivi, sempre al servizio della comunità sanfrontese, e deceduto a Saluzzo nel novembre del 2012, don Renato Stecca - così recita – la delibera che la Giunta ha approvato all’unanimità - si è sempre dedicato con grande abnegazione alla crescita morale e spirituale della sua comunità parrocchiale.
Don Renato Stecca – racconta di lui la sua bibliografia - fu certamente e prima di tutto un sacerdote zelante ed un pastore infaticabile, a servizio della comunità sanfrontese. Tuttavia non si può dimenticare l’impegno profuso da quello che per tutti era semplicemente “il vicario” in numerose attività spesso travalicanti i confini strettamente ecclesiali, dimostrando una sua connaturata attenzione al sociale, al mondo della scuola, ed una spiccata sensibilità artistica.
Fu promotore e sostenitore del Circolo Acli nei locali della casa parrocchiale, convinto dell’utilità di spazi di aggregazione aperti a tutti.
Negli anni Novanta diede vita a Radio Sanfront, un’emittente radiofonica parrocchiale con la quale “comunicava” con tutti la popolazione, comprese le persone anziane ed ammalate costrette a rimanere nelle loro abitazioni o presso la Casa di riposo.
Per vent’anni, fino al 1986, fu anche insegnante di Religione presso la Scuola media “Don Boero” di Sanfront, dimostrando passione e capacità di coinvolgimento della popolazione giovanile.
Infine il suo copioso impegno sul fronte della conservazione degli edifici sacri. Nel 1979 promosse la sostituzione delle cuspidi dei due campanili della chiesa parrocchiale e della confraternita. Nel corso degli anni riportò ad antico splendore tutti gli interni della parrocchia maggiore di Sanfront.
Non dimenticò cappelle e piloni votivi sparsi sul territorio, convinto della loro valenza territoriale e popolare prima ancora che religiosa. Nel 2001, in occasione del 50° di ordinazione e del 35° di presenza a Sanfront, volle offrire, con il contributo dei familiari, il restauro della facciata della chiesa parrocchiale di San Martino.
Più volte, nel corso del suo lungo ministero in paese, si fece promotore e concreto sostenitore, anche economicamente, di interventi di recupero e salvaguardia dell’affresco quattrocentesco che si trova nell’abside esterna della chiesa parrocchiale, vero e proprio gioiello artistico e tra i patrimonipiù preziosi conservati a Sanfront.
Preso atto che son Renato Stecca è deceduto da meno di 10 anni (cosa questa che vieterebbe l’intitolazione dell’immobile comunale) la Giunta ha attivato la procedura per richiedere ed ottenere la necessaria deroga alla competente Prefettura di Cuneo.
Un atto dovuto sul cui esito non sembrano sussistere dubbi di sorta.





