Non si placano le proteste e il malcontento degli abitanti di diversi centri della Granda in merito all'arrivo di migranti, profughi e richiedenti asilo.
E' il caso, emblematico e più recente, di Monterosso Grana, dove alcuni cittadini hanno dato vita a una pagina facebook e a un comitato "libero e apolitico" attraverso cui programmare forme di protesta pacifica in contrasto con i futuri arrivi. Arrivi ancora non ufficializzati, ma sospettati: in paese, infatti, sono iniziati i lavori di ristrutturazione del vecchio albergo "La Posta", chiuso da tempo e capace di contenere 60 camere per un totale di 87 posti letto e un grande salone adattabile, nel caso, a dormitorio.
"Nel caso dovessero verificarsi le nostre supposizioni - ha sottolineato Stefano Isaia, ex-segretario provinciale della Lega Nord e, in questo caso, semplice cittadino di Monterosso Grana membro del comitato - sarebbe una grande delusione. Io e gli altri abitanti abbiamo investito i nostri risparmi e le nostre speranze in questa zona montana e non ci sembra giusto che lo Stato imponga una decisione come questa in totale autonomia."
Insomma, la domanda che sembra attanagliare il gruppo di cittadini è una sola: "Perché effettuare dei lavori proprio adesso, dopo anni in cui la struttura non è mai stata toccata?"
Un dubbio a cui, presto, verrà sicuramente data risposta. E quella immaginata non pare soddisfare proprio tutti.