La precedente mostra di ZeBO - maggio/giugno 2016, all’Asso di Coppe - titolava “Calligraphy”, a indicare l’attenzione che il giovane street atrist stava dedicando alla scrittura: ebbene, ora la sua ricerca si è concentrata e affinata e punta decisamente all’origine del tema dedicandosi al “segno”.
La scoperta grafica e pittorica del segno, nella sua essenzialità, ovvero, al di là del significato che può assumere, sommandosi ad altri segni per formare le “parole”, apre la sensibilità dell’artista alla forza espressiva ed estetica del grafismo quale atto primordiale, ma in fondo anche incoscio, dunque, innato e simbolico.
Questo è il “segno magico”, l’ideogramma - il simbolo grafico che esprime, non il suono delle parole, ma l'idea che esso rappresenta, tipico dell’anticascrittura egizia, di quella cinese, della cuneiforme - ma anche l’archetipo della pscologia analitica.
Ora, può forse stupire che uno street artist… ché ZeBO certamente lo è: per formazione e gusto estetico! lasci i temi classici del post-graffitismo per dedicarsi a un argomento apparentemente così lontano: invece, probabilmente, è la dimostrazione pratica di quanto da più parti (artisti, critici, mercato dell’arte) si va dicendo: ovvero, che la street-art sia effettivamente il “nuovo che avanza” dell’arte figurativa. E dunque, come ogni avanguardia artistica che si rispetti, parte sì da alcune sue peculiarità, però poi dilaga, in una sorta di ricapitolazione, e reinterpretazione, esteticamente innovativa, di temi e argomenti classici, su cui, in passato, si sono già espresse ed esercitate altre avanguardie.
L’itinerario espositivo proposto, nei due allestimenti di ARTEyBARBIERIA e del Circolo Albanova, offre un approccio - logico e cronologico - che si potrebbe facilmente sintetizzare in un sottotitolo che recitasse: “dalla calligrafia al segno”, in quanto vuole visivamente testimoniare il percorso dell’artista, il quale, per l’appunto, è transitato da un tema all’altro. In una ricerca estetica, peraltro non ancora conclusa, che negli ultimissimi lavori lo vede nuovamente recuperare forme, simboli e colori, dopo aver realizzato tele in cui il segno era padrone assoluto della scena e i colori e le forme erano spariti in ossequio a una sorta di sua primordiale purezza ed essenzialità.
La mostra è allestita, nelle due sedi, dal 16 ottobre al 13 novembre con i seguenti orari:
ARTEyBARBIERIA, dal martedì al sabato, h. 9.00/18.00; Circolo Albanova, dal lunedì al sabato, h. 16.30/23.30.
Inaugurazione, domenica 16 ottobre, alle ore 12.00, all’Albanova (piazza Cristo Re, 4).
Info 0173 284953 - http://www.circoloalbanova.it/ - albanovacircolo@gmail.com
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