"La Fondazione Crc sta cercando di mettere in piedi una lista per le elezioni provinciali del 18 dicembre”.
Questa la voce che si è rincorsa per tutto il fine settimana da Cuneo ad Alba, un rumor talmente inverosimile da non meritare nemmeno una verifica. Poi, ad un più attento esame, abbiamo appreso perché il mondo politico provinciale fosse entrato in fibrillazione.
Non ci è voluto molto a capire che, in realtà, non si trattava della Fondazione, bensì dell’associazione politico-culturale “Insieme”, che ha nell’ex presidente della Provincia Giovanni Quaglia il suo leader indiscusso.
È pur vero – può osservare qualcuno – che i protagonisti sono più o meno gli stessi, ma la differenza di ruoli non è di poco conto. La sovrapposizione tra Fondazione Crc e “Insieme” è probabilmente scaturita dal convegno, svoltosi sabato mattina all’hotel Principe di Cuneo, sul supporto che le Fondazioni bancarie possono offrire ai piccoli Comuni, al quale ha partecipato una trentina di amministratori locali.
A margine dell’incontro, tenutosi a porte chiuse – elemento questo che ha concorso ad alimentare l’equivoco - si è parlato anche di Provincia.
Al di là di tutto comunque la notizia è fondata, come conferma – seppur in modo sibillino – il segretario di “Insieme” Alberto Franco: “Essendo “Insieme” un’associazione operante sul territorio in maniera quanto più possibile inclusiva ed aperta al contributo di tutti, anche in vista delle prossime elezioni provinciali, si impegnerà senz’altro attivamente, e nel modo migliore possibile, nel cercare di costruire un Consiglio Provinciale composto di persone competenti e che abbiano a cuore gli interessi della Provincia di Cuneo”.
Abbiamo cercato di capirne di più e siamo venuti a sapere che “Insieme” ha avanzato la richiesta di un posto nel nuovo Consiglio provinciale per uno dei consiglieri comunali del capoluogo che fanno riferimento a “Crescere Insieme”. Vista respinta da Borgna & C la sua richiesta, l’associazione avrebbe alzato il tiro e parrebbe ora intenzionata a dar vita ad una propria lista in occasione dell’appuntamento elettorale di secondo livello del 18 dicembre, al quale sono chiamati circa 2800 amministratori dei 250 Comuni del Cuneese.
Si tratta di capire se avrà la forza di farlo, considerato che occorrono 150 sottoscrittori.
È appena il caso di rammentare che la Lega, priva di rappresentanti, continua a chiamarsi fuori, mentre il centrodestra che conta tre rappresentati: Ambrogio, Molinari e Perosino, condivide – secondo quanto afferma quest’ultimo – la scelta del listone unico.
Per “Insieme” si tratta dunque di una sfida quanto mai ardita che, se portata alle estreme conseguenze, non potrà non avere conseguenze nel panorama politico della Granda.
Alla base di questo nuovo fronte di ostilità nel centrosinistra ci sarebbero non solo le vecchie ruggini per la vicenda Fondazione tra il sindaco di Cuneo, Federico Borgna, e il nuovo presidente Giandomenico Genta, ma uno scontro ben più pesante (per quanto sotterraneo) all’interno della lista per Chiamparino tra l’ex presidente della Provincia Giovanni Quaglia e l’attuale assessore alla Montagna Alberto Valmaggia.
Entrambi, lo ricordiamo, furono i principali promotori della formazione civica che portò in dote dal Cuneese al presidente della Regione un pacchetto di voti superiore al 10%.
Quaglia oggi si sente escluso e non adeguatamente ripagato dallo sforzo elettorale profuso da lui e dai suoi amici per le regionali del 2014.
Questo spiega – almeno in parte e insieme ad altre ragioni – la tensione che aggiunge tensione ad un centrosinistra che a Cuneo è già abbastanza sotto stress di suo.
Non si spiegherebbe altrimenti perché ci si azzuffi tanto per un ente, la Provincia, che già tra venti giorni, il 4 dicembre – data del referendum costituzionale – potrebbe essere definitivamente cancellato dalla mappa delle istituzioni nazionali.





