Una realtà viva e dinamica, pur legata alla memoria, la cui anima si proietta però verso il futuro, attraversando un presente ispirato da innovazione e tecnologia.
Questa in sintesi è "Terra di Artigiani", la nuova struttura realizzata da Confartigianato Imprese Cuneo nei sotterranei della sua sede provinciale, che è stata ufficialmente inaugurata oggi (venerdì 2 dicembre) alle ore 15.30. Ricco di personalità della politica locale l'auditorio, e allo stesso tempo ricco di nomi legati a Confartigianato il tavolo dei relatori, che ha visto riuniti Luca Crosetto (vicepresidente vicario della sezione cuneese), Giorgio Merletti (Presidente di Confartigianato Imprese), Giorgio Felici (vicepresidente provinciale), Domenico Massimino (presidente di Confartigianato Cuneo e vicepresidente nazionale) e Joseph Meineri (direttore di Confartigianato Cuneo). In veste di moderatore, Luca Ponzi.
Il complesso si presenta di circa cento metri quadri e suddiviso in sette ambienti, ognuno con un suo ruolo ben definito, tra cui vi è anche la cella in cui venne imprigionato Duccio Galimberti, che verrà raccontato l’importante percorso dell’artigianato locale, partendo dalle botteghe per arrivare alle imprese. All’evoluzione del lavoro manuale, si aggiunge la storia della Confartigianato di Cuneo e del suo sistema associativo, a cui fanno riferimento oggi oltre undicimila imprese.
“Terra di Artigiani” è, come ha detto il presidente Massimino, "un'opera che traspira artigianalità".
Rcconta una storia “unica” di manualità e genio, di tradizione e impegno, che travalica il tempo, testimoniando la trasformazione del sistema di lavoro da bottega ad impresa. Un cammino di oltre settant’anni che tante imprese hanno scelto di percorrere affiancate dalla Confartigianato, da sempre in prima linea con il suo impegno sindacale a supporto del comparto e con i suoi servizi “su misura” per le aziende associate.
La storia dell’artigianato cuneese e la storia dell’Associazione si fondono in un “unicum” che rappresenta un interessante spaccato di come il territorio sia cresciuto ed abbia iniziato a guardare al futuro.
In “Terra di Artigiani” emerge il binomio “tradizione ed innovazione”, la moderna chiave di lettura dell’artigianato di oggi. Famiglie, donne e giovani artigiani, forti del loro passato, guardano con determinazione a percorsi innovativi, con rinnovata vitalità e fiducia.




