L’opposizione consigliare di Revello ha presentato in questi giorni una nuova interrogazione, indirizzata al sindaco Daniele Mattio e – per conoscenza - al segretario comunale Gianluigi Manzone.
Oggetto dell’interpellanza, un cantiere edile che si trova in via del Pozzo, all’interno del centro storico del paese, dove, “ormai da qualche anno, sono posizionati una gru, un ponteggio e parti di un cantiere per la ristrutturazione del fabbricato di proprietà Priotti-Khunn”.
I consiglieri di minoranza Maria Maddalena Isoardi, Marco Forno, Paolo Costa e Franca Ribodetto sostengono infatti come “tale cantiere si sia interrotto per via delle gravi difficoltà finanziarie in cui versava la società committente”, ma anche che, interpellati “gli Uffici Comunali di riferimento, è risultato esistere un debito verso il Comune, da parte del suddetto committente, di circa 15mila euro a titolo di canone di occupazione del suolo pubblico, riferiti proprio al cantiere”.
“I contorni fin qui nebulosi di questa vicenda – scrive l’opposizione – non sono di certo irrilevanti, sia per le casse comunali, sia per il decoro urbano del nostro centro storico, ormai da anni deturpato dalla presenza di un cantiere di fatto abbandonato a se stesso”.
I consiglieri si rivolgono quindi al sindaco Mattio, che ha avocato a sé anche le deleghe all’edilizia privata.
“Risponde al vero – gli chiedono - che il tutto è posto sotto sequestro dall’autorità giudiziaria? In tal caso, l’Amministrazione comunale come si è mossa, in tutto questo tempo, per cercare di capire quanto questo sequestro possa durare e se è vero che davvero non esista alcuna possibilità di rimuovere per lo meno la struttura dall’attuale collocazione?
Per quanto invece concerne il debito del committente nei confronti del Comune, ci si è mossi per capire quale sia l’attuale situazione del committente stesso e sono stati attuati tutti i passi necessari per provare a recuperare la somma in questione, almeno in parte? A fronte di un ammontare di certo non trascurabile qual è quello in questione, riteniamo sia comunque preciso dovere di un’Amministrazione compiere tutti i passi resi possibili dalla legge, per provare a far valere le proprie ragioni, che sono poi quelle della collettività amministrata”.
Il primo cittadino, che abbiamo interpellato in merito a questa vicenda, ci conferma, così come scritto dai consiglieri d’opposizione, che “tutto il cantiere risulta essere sotto sequestro”, aggiungendoci che “per quanto riguarda la gru, l’Amministrazione comunale ha richiesto all’Asl Cn1 un sopralluogo di verifica sia per la sicurezza e l’incolumità pubblica, che per il problema legato alle scariche elettriche dei fulmini. La scorsa estate il Servizio di Prevenzione Sicurezza sugli Ambienti di Lavoro (Spresal) dell’Asl ha fatto la sua ispezione, insieme ai Vigili del fuoco ed all’ufficio tecnico, dalla quale è scaturito un verbale.
Il sequestro del cantiere era stato predisposto a suo tempo dal Pubblico Ministero in seguito al fallimento della ditta, che non esiste più.
Abbiamo quindi analizzato tutti gli aspetti che ruotano intorno al cantiere: suolo pubblico, pericolo scariche e ponteggi, condutture del gas. Spiegheremo tutto nel dettaglio durante il prossimo Consiglio comunale”.





