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Saluzzese | 13 aprile 2017, 10:45

Crissolo, a poche ore dall’approvazione dell’accordo sugli impianti arriva la doccia fredda di Genre: “non firmerò e smonterò le sciovie”

Quello che poteva essere il punto di partenza per una “nuova era” dello sci locale potrebbe dunque rivelarsi l’ennesima, infruttuosa puntata di una vicenda che ormai si trascina da decenni?

Gabriele Genre

Gabriele Genre

L’avevamo chiamata una “nuova era” per lo sci di Crissolo e per il futuro – anche turistico – non solo del paese, ma dell’intera Valle Po.

Invece potrebbe rivelarsi l’ennesima, infruttuosa puntata di una vicenda che ormai si trascina da decenni. Stiamo parlando della convenzione per la gestione degli impianti sciistici.

L’atto approderà formalmente in Consiglio comunale questa sera, giovedì 13 aprile.

Ma alla vigilia dell’assemblea cittadina è arrivata l’inaspettata presa di posizione di Gabriele Genre, chiamato - insieme alla sua famiglia – a firmare insieme al comune l’accordo per la gestione degli impianti nei prossimi 30 anni.

Genre ha affidato alle pagine Facebook le lunghe motivazioni che lo hanno portato alla decisione, usiamo sue stesse parole, di non sottoscrivere l’accordo, con il conseguente “smontaggio delle nostre sciovie”.

Carissimi amici, - scrive - come ben sapete domani (oggi: ndr) il Consiglio comunale di Crissolo dovrebbe approvare una Convenzione che a mio giudizio potrebbe rappresentare una svolta epocale per Crissolo e l'alta Valle Po.

Il condizionale però è d'obbligo, in quanto il testo di tale accordo fino a lunedì scorso era ampiamente condiviso tra le parti: la Sipre che io rappresento ed il Comune di Crissolo nella persona del sindaco. Premetto che i lavori di stesura di tale documento sono iniziati circa un anno fa.

Brevemente i contenuti di tale accordo: si definisce l'affidamento della seggiovia di proprietà comunale alla Sipre con reciproci diritti e doveri presenti e futuri, mentre ricordo che le sciovie a monte della seggiovia sono privati.

Ieri la doccia fredda! Ci siamo incontrati con l'Amministrazione comunale per definire gli ultimi dettagli e ci troviamo di fronte ad un testo abilmente stravolto che mette in discussione molti aspetti che sembravano, sino al giorno prima, ampiamente condivisi.

Non si riporta più la possibilità di allungamento della seggiovia fino a Tampa Giasset. Tale progetto, finalizzato ad elevare la quota della stazione, a recuperare l'attuale fabbricato in stato di abbandono ed a innalzare la stazione intermedia ad una quota più ragionevole, sarebbe finanziato dalla Regione Piemonte con un piccola percentuale di cofinanziamento comunale.

È stata eliminata la possibilità di riposizionamento degli impianti sul versante di Pian della Regina (la cui demolizione è stata ordinata dal Comune di Crissolo) e tantomeno la possibilità di potenziare il laghetto dell'innevamento.

Viene stralciato un capitolo a me molto caro, che riporta gli investimenti che la mia società ha fatto in passato sul territori di Crissolo e quelli in progetto per il futuro (nuova sciovia campo scuola, recupero del fabbricato di Tampa Giasset, ecc).

Ma, cosa ancora più grave, si riporta che nella sua autonomia il Comune può decidere sul futuro della stazione senza tenere conto in nessun modo del gestore e proprietario privato.

Queste sono le mie personali considerazioni: le modifiche apportate al testo, in precedenza condiviso, da parte di qualche franco tiratore disfattista non apporteranno alcuna sottoscrizione da parte mia.

In conseguenza di ciò ci vedremo costretti allo smontaggio delle nostre sciovie dopo aver pagato gli usi civici relativi (ricordo che Crissolo è l'unica stazione sciistica italiana in cui il Comune ha imposto il pagamento degli usi civici relativi agli impianti sciistici privati, triste primato!)

Sono curioso di sapere se a Sestriere, Limone Piemonte, Bardonecchia, i Comuni useranno lo stesso trattamento che il Comune di Crissolo mi ha riservato!

Una volta per tutte intendo chiarire l'argomento "centraline idroelettriche". Premesso che non sono l'unico produttore di energia rinnovabile in Italia (si contano migliaia di piccoli impianti idroelettrici), considerato che i costi fissi di gestione di una stazione sciistica sono molto elevati e che il Comune di Crissolo interviene in piccola parte, a differenza di altri comuni di montagna, ringrazio la mia centralina idroelettrica di Pian della Regina che negli anni di scarso innevamento ha consentito di coprire le spese fisse di gestione, di pagare gli stipendi ai dipendenti, di svolgere le revisioni delle sciovie (140mila euro nella stagione 2015/2016 per le sciovie Granero Lungo e Ghincia Pastour).

Con queste premesse mi chiedo e lo chiedo anche al sindaco di Crissolo se ha ancora senso investire sugli impianti sciistici di Crissolo, offrire occupazione a circa 30 persone, risiedere con una bimba di 2 anni tutto l'anno a Pian della Regina. Fino a lunedì scorso ci credevo. Oggi non più”.

Una doccia fredda anche per il primo cittadino, Fabrizio Re, che ieri mattina ha saputo della decisione di Genre direttamente dalla nostra telefonata.

Non entro minimamente nel merito delle polemiche. – ci ha detto perentorio – Posso però dire alcune cose. Dopo le considerazioni pubblicate su Facebook da Genre ci siamo trovati ancora una volta, insieme anche al capogruppo di minoranza, per modificare ulteriormente la convenzione, a vantaggio del gestore.

L’accordo è condiviso con l’opposizione consiliare (di cui fa parte la compagna di Genre, Elisa Tarasco: ndr) e in questa forma lo porterò all’approvazione del Consiglio. Di lì in poi non posso in alcun modo prevedere cosa succederà.

Di certo la convenzione perfetta non esiste, né per il Comune e né per i Genre, a cui siamo però venuti incontro in tutti i modi per cercare di arrivare ad una conclusione dell’accordo”.

Non sono esclusi ulteriori colpi di scena, a partire dal Consiglio comunale di questa sera (giovedì), convocato per le ore 18.

Nicolò Bertola

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