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Cuneo e valli | 22 aprile 2017, 17:39

“Social-Media-qualcosa”: quali sono le nuove figure professionali legate ai social media? Di cosa si occupano?

l passaggio dal mondo reale a quello virtuale si è tradotto nella necessità di creare delle figure professionali specializzate in queste nuove forme di advertising, tra queste vogliamo le tre di cui si sente più spesso parlare sono: Community Manager, Social Media Manager e Social Media Strategist

“Social-Media-qualcosa”: quali sono le nuove figure professionali legate ai social media? Di cosa si occupano?

L’incredibile sviluppo dei social media dell’ultimo decennio ha fatto sì che queste piattaforme, oltre ad essere punti di incontro tra utenti, diventassero un’ottima vetrina per le aziende in cui presentare il proprio brand e interagire con possibili clienti.

Il passaggio dal mondo reale a quello virtuale si è tradotto nella necessità di creare delle figure professionali specializzate in queste nuove forme di advertising, tra queste vogliamo le tre di cui si sente più spesso parlare sono: Community Manager, Social Media Manager e Social Media Strategist.

 

Community Manager

Volto che umanizza il brand, il Community Manager (CM) si occupa di creare e gestire le relazioni tra i membri delle community digitali moderando le conversazioni e coinvolgendo utenti.

Attraverso l’ascolto delle piattaforme social e il monitoraggio, si preoccupa di salvaguardare la brand reputation, di migliorare il posizionamento in rete e di guidare i processi di innovazione del prodotto grazie ai feedback dei consumers.

Il CM deve quindi essere un buon analista e un moderatore diplomatico in grado di entrare in empatia con gli utenti e di individuare eventuali crisi e problemi, ma non è coinvolto nelle fasi di pre-analisi e di strategia come il suo collega Social Media Manager (SMM).

 

Social Media Manager

Parte attiva nella stesura del Communication Plan aziendale, il SMM è colui che elabora la strategia comunicativa gestendo il calendario contenuti, la creazione copy e supervisionando, il più delle volte, anche lo sviluppo dei contenuti video e foto.

Il focus del suo lavoro non sono le relazioni, ma i contenuti che realizza e cura dopo aver definito nel dettaglio gli obiettivi da raggiungere e aver analizzato con attenzione il target di riferimento.

Volendo evidenziare ulteriormente le differenza con il Community Manager possiamo dire che mentre il CM si preoccupa di “chi coinvolgere” il SMM si occupa di “cosa dire per coinvolgere”.

 

Social Media Strategist

La gestione della community e le creazione di contenuti devono sempre muoversi all’interno di una strategia comunicativa ben definita ed è qui che entra in gioco il Social Media Strategist.

Con la sua visione d’insieme e a lungo termine, questa figura studia una strategia per tutti i social media integrandoli tra di loro e collegandoli a tutte le realtà digital circostanti come i blog e l’e-mail marketing

I punti di forza del Social Media Strategist riguardano la sua capacità di mettere insieme le necessità e le risorse dell’azienda capendo cosa si trova dietro a un brand e qual è l’immagine digitale che si vuole costruire.

Anche in questo caso è indispensabile saper analizzare i dati forniti dal web, conoscere tutti gli strumenti a disposizione e saper valorizzare le differenze tra le diverse piattaforme.

 

 

La realtà come sempre si distacca dalla teoria e nonostante sia auspicabile mantenere queste tre figure ben separate per massimizzare l’efficienza e la cura dei dettagli, il più delle volte questo non avviene.

Soprattutto nelle realtà più piccole è facile incontrare SMM che si occupano della strategia comunicativa dall’inizio alla fine o CM a cui viene delegato anche l’onere di ideare contenuti.

A prescindere dalla “sensibilità digitale” dimostrata dall’azienda la cura degli utenti, il monitoraggio delle interazioni e dei risultati, la definizione di una strategia comunicativa sono mansioni in costante divenire sempre soggette ai cambiamenti e alle innovazioni del web.

Per questo motivo, nella piccola azienda come nella multinazionale, qualsiasi professionista legato al mondo social non può esimersi da un costante lavoro di aggiornamento e auto-formazione, indipendentemente dal nome o dalla sigla utilizzata per definirlo.

Roberta Levet

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