“Siamo tenuti costantemente fuori dalle discussioni”.
Sono le parole con le quali Stefano Quaglia, dai banchi d’opposizione del Consiglio comunale di Saluzzo, ha lamentato ancora una volta nella seduta di ieri sera (martedì) lo scarso coinvolgimento nelle discussioni sui temi importanti per la città.
Quaglia ha preso la parola mentre all’assemblea sono stati sottoposti il rendiconto dell’esercizio finanziario del 2016 e la variazione al bilancio di previsione, illustrati nel dettaglio dal vicesindaco Franco Demaria, che ha la delega al Bilancio. “A chi verrà dopo di noi – ha illustrato Demaria - lasceremo un bilancio che non avrà grasso che cola, ma che sarà stabile per almeno un anno”.
Quaglia si è soffermato prima su una considerazione tecnica.
“È veramente cambiato mondo nella predisposizione dei bilanci. – ha detto - È cambiata l’impostazione e risulta difficile dare giudizio politico a questo bilancio consuntivo: non è che la conseguenza dell’espressione del bilancio preventivo dell’anno precedente”.
Per poi dedicare buona parte del suo intervento alle considerazioni politiche.
“Rimangono tuttavia le riserve che abbiamo sollevato. Siamo tenuti costantemente fuori dalle discussioni, e nonostante l’appello costante da parte del presidente del Consiglio Paolo Battisti di affrontare gli argomenti anche solo come mera informazione, c’è carenza di partecipazione: badate bene che non chiediamo una cogestione. Ma la comunità cittadina non fa riferimento solo agli assessori o alla maggioranza.
Siamo perfettamente consapevoli che ad ognuno proprie responsabilità. Riusciamo a capire che il Consiglio è la centralità del dibattito politico? Non potete auspicare che approviamo il bilancio, facciamo la nostra parte. Elogiamo la chiarezza d’esposizione, ma non possiamo condividere la linea politica che il bilancio esprime.
Ci sentiamo tagliati fuori, viviamo i problemi città e li conosciamo e non è che quando solleviamo alcune questioni lo facciamo contro l’Amministrazione, lo facciamo perché le riteniamo degne di essere prese in considerazione”.
Una critica – quella di Quaglia – a cui non è mai giunta risposta.
Né in prima battuta dal capogruppo d’opposizione Aldo Terrigno, che ha elogiato le sinergie, progettualità e impegno (anche da parte degli uffici) messe in campo dall’Amministrazione per raggiungere gli obiettivi prefissati, né successivamente dal sindaco, Mauro Calderoni.
“Ringrazio tutto il gruppo (di maggioranza: ndr) e la Giunta. – ha detto - Sottraendo tempo a famiglia e lavoro i consiglieri si rapportano con i funzionari comunale. È comunque necessario continuare a programmare ed a rispettare scadenze: programmiamo investimenti, sviluppando una raccolta di progetti nel perimetro del programma di mandato utili per le varie occasioni di finanziamento. È l’unico modo per essere un’Amministrazione efficace”.
Alle parole di Quaglia ha fatto eco solo l’intervento di Domenico Andreis, collega d’opposizione: “So leggere bilanci e capisco perfettamente come i funzionari hanno lavorato benissimo. Però mi trovo di fronte a delle cifre, senza che nessuno ci abbia detto nulla. Manca la comunicazione: in fondo rappresentiamo il 49% dei saluzzesi. Il mio vuol essere un appello ai prossimi 2 anni”.




