Alba è, e sarà, una città sempre più turistica. Qual è però la strada giusta per seguire ed incentivare questo trend? Sarà forse il nuovo polo fieristico che coinvolgerà Piazza Cagnasso e Piazza Prunotto?
Si tratta di un progetto che nasce da una proposta di Banca d’Alba, disponibile a finanziare anche parte dell’opera. La nuova costruzione, però, non piace al Movimento Cinque Stelle di Alba.
“L’opera è molto costosa e sarà necessario ricorrere ad un intervento di project financing da parte di privati per poterla realizzare. Un metodo, questo, che nell’ultimo quarto di secolo è stato una vera iattura per la nostra città, dato che le grandi incompiute sono state finanziate in questo modo, dall'ospedale di Verduno all'autostrada AT-CN. Nel project financing la costante è che il concessionario è più rivolto al proprio tornaconto che al successo dell'opera nell'interesse della comunità. Quindi è giunta l'ora di dire un secco no al project financing e seguire nuovi paradigmi per il finanziamento delle opere pubbliche”, ha dichiarato il pentastellato Ivano Martinetti.
A non convincere il grillino sono anche le modalità con cui sta operando l’amministrazione che, secondo Martinetti, non ha sondato il sentimento della cittadinanza.
“In Piazza Medford esiste già un Palazzo Congressi e la struttura ampiamente sottoutilizzata come il tribunale, e sfruttando la metà della Piazza adibita a parcheggio di superficie si potrebbe creare una struttura interconnessa alle altre due, in una zona meno limitata per il traffico veicolare. Ad Alba esistono due aree, comode ai collegamenti stradali che potrebbero essere scelte per l’opera: quella compresa tra la fine di Corso Europa e lo svincolo Alba Ovest e quella compresa tra la zona industriale e Alba Est. In entrambe si possono costruire grandi strutture senza appesantire il traffico cittadino e grandi parcheggi che servano come interscambio nei periodi ad alto afflusso turistico, per portare i visitatori in città con navette ecologiche. Abbiamo già in un paio di occasioni interrogato il Sindaco per sondare la disponibilità a ridiscutere la localizzazione del nuovo centro congressi, ma abbiamo ricevuto una totale chiusura. Invitiamo pertanto sia i cittadini che gli operatori economici a chiedere all'amministrazione che venga aperto un confronto allargato, in modo che siano tenuti in conto i punti di vista di tutti prima che venga presa una decisione definitiva. Al Sindaco diciamo che le moderne smart cities operano su progetti urbanistici innovativi che coniugano crescita, limitazione del consumo di suolo e mobilità sostenibile, non su idee del secolo scorso”, ha concluso Martinetti.





