Attualità - 30 maggio 2017, 14:23

Inchiesta Tenda bis, la Procura: "Il sequestro del cantiere sarà il più breve possibile"

Nessuna conferma sui 150 giorni di chiusura. Le preoccupazioni maggiori riguardano la sicurezza della struttura "fissata con lo sputo", come riporta il Fatto Quotidiano che pubblica alcune intercettazioni

Foto Targatocn

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Nella tarda mattinata di oggi sono proseguiti gli interrogatori delle nove persone sottoposte a misure cautelari a seguito dell’inchiesta sui presunti illeciti nelle opere di costruzione del Tenda Bis.

La maggior parte di loro, dipendenti delle società impegnate nei lavori e due consulenti esterni, stanno collaborando e rispondendo alle domande degli inquirenti (l’operazione è stata condotta dal colonnello della Guardia di Finanza Massimiliano Pucciarelli e coordinata dal sostituto procuratore Chiara Canepa affiancata dal procuratore capo Francesca Nanni).

Devono rispondere a vario titolo dei reati di furto aggravato, frode in pubbliche forniture e detenzione illecita di materiale esplodente. Altre otto persone sono state raggiunte da avvisi di garanzia. Gli avvocati difensori si sono riservati la richiesta dell’incidente probatorio per gli atti di indagine irripetibili.

“Il sequestro del cantiere sarà il più breve possibile” - ha detto il capo della Procura Francesca Nanni, che pur non dando tempistiche, non ha confermato i 5 mesi di fermo di cui avrebbero parlato i sindaci di Limone e Tenda.

Luca Chiapella, del Comitato di monitoraggio del Tenda, ha richiesto un incontro urgente in Prefettura e sta attendendo riscontro. "A quell'incontro vorremmo ci fosse anche la Procura. Ci sono notizie allarmanti sui tempi di riapertura del cantiere, anche se fino ad oggi nessuno può prevederlo in modo certo".

Per quanto riguarda le indagini della Guardia di Finanza, al momento non ci sono novità: "Attendiamo di capire cosa emergerà dagli interrogatori e soprattutto dai rilievi tecnici", ha dichiarato il comandante della Guardia di Finanza. 

Le preoccupazioni più grandi sono sul fronte sicurezza. Come riporta "Il fatto quotidiano", dalle intercettazioni stanno emergendo particolari davvero gravissimi: "I pali in ferro fissati “con lo sputo, con la farina", si ascolta in una telefonata. Saranno proprio le verifiche sulla sicurezza ad allungare, con tutta probabilità, i tempi di dissequestro del cantiere. 

redazione

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