Agricoltura - 08 giugno 2017, 22:06

L'Istituto zooprofilattico promuove la carne cruda piemontese

Nei laboratori di microbiologia alimentare la carne cruda piemontese è stata al centro di uno studio per la sicurezza del consumatore. I risultati confermano la sicurezza microbiologica, ma non bisogna abbassare la guardia

Immagine di repertorio

Immagine di repertorio

Nel giorno in cui viene presentato a Roma, presso la sede di Coldiretti a Palazzo Rospigliosi, l’Igp dei Vitelloni Piemontesi della coscia insieme a Coldiretti Piemonte ed al Coalvi, il consorzio di tutela della razza Piemontese, l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Torino rende noti i risultati di un’indagine sul livello microbiologico della carne piemontese, consumata tipicamente cruda.

Lo studio fa parte di un progetto più ampio, concordato tra Ministero della Salute e altri Istituti Zooprofilattici per studiare il livello di rischio di taluni prodotti alimentari specifici. E’ stato condotto dal Laboratorio Controllo Alimenti, guidato da Lucia Decastelli e si è concentrato sul batterio Escherichia coli e sulle sue verocitotossine, capaci di provocare enteriti emorragiche gravi e anche la temuta Sindrome Emolitica Uremica, fatale nei bambini e nei grandi anziani per le pesanti compromissioni al sistema renale. Lo stesso batterio è responsabile di gravi epidemie alimentari in tutta Europa e anche negli Stati Uniti.

Sono stati analizzati 167 campioni di carne battuta al coltello da consumare cruda, prelevati presso altrettante macellerie nelle province piemontesi. I risultati sono stati

più che soddisfacenti: nessun campione di battuta al coltello è risultato positivo alla ricerca di Escherichia coli produttori di verocitotossine.

“La nostra indagine - ha riferito Maria Caramelli, Direttrice Generale dell’Istituto- promuove la carne cruda piemontese, parte della nostra cultura e del nostro territorio. I risultati incoraggianti non devono però far abbassare la guardia: tutti i bovini possono ospitare nel loro intestino questi pericolosi batteri. Per questo, il consumo di carne che non ha subito trattamenti termici va comunque evitato nelle categorie di consumatori a rischio”.

c.s.

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A NOVEMBRE?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare 2024" su Spreaker.
SU