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Cuneo e valli | 21 giugno 2017, 10:45

"A Cuneo ho trovato la buona sanità, quella vera, quella che non ti abbandona e ti dà forza"

Il grazie di un nostro lettore agli operatori dell'ospedale Santa Croce

L'ospedale Santa Croce

L'ospedale Santa Croce

E' iniziato tutto in una fredda giornata del mese di gennaio 2017.

Sono arrivato in Dea all'ospedale di Cuneo senza sapere cosa mi stesse succedendo, sono stato immediatamente sottoposto a tutti i controlli, e alla fine mi è stato diagnosticato un tumore al midollo spinale.

Non è stato facile accettare tutto questo: a 35 anni si è così giovani... Ma la vita è anche questo, essere pronti a tutto, a qualsiasi situazione e circostanza. La vita è esperienza, e come tale ci insegna che perquanto noi possiamo fare progetti, lei invece ha per noi un disegno diverso, che il più delle volte facciamo fatica a capire e ad accettare.

Nonostante tutto ciò che si sente in TV riguardo alla malasanità, io vorrei parlare della buona sanità, quella vera, quella che non ti abbandona e che ti dà forza, la stessa ottima sanità che ho trovato nel reparto di Neurochirurgia Santa Croce di Cuneo.

Oltre all'impeccabile lavoro che svolgono ogni giorno, c'è da aggiungere un particolare: l'umanità, la sensibilità, il conforto che ho ricevuto dall'inizio alla fine del mio percorso, rimane uno dei punti più positivi che mai avrei potuto immaginare.

Non parlo solo di ottimi professionisti al mio servizio, ma parlo di quelcalore umano che mi ha aiutato a superare al meglio questo ostacolo. A febbraio 2017 sono stato sottoposto ad un intervento di laminectomia monitorato alla cervicale, per l'asportazione di un astrocitoma pilocitico.

Considerando l'intervento estremamente delicato, con la seria possibilità di rimanere a vita su una sedia a rotelle, a distanza di soli 3 mesi dall'operazione, volevo ringraziare in maniera particolare il Primario dottor D'Agruma, il dottor Favata ed il dottor Ghio per avermi rassicurato e confortato in ogni momento del mio ricovero.

Grazie anche al dottor Fasano, al dottor Mannino, agli anestesisti, tutta l'equipe, gli infermieri, le Oss, le quali hanno reso possibile che io oggi possa continuare a vivere, lavorare e proseguire la mia vita normalmente, come se nulla fosse successo, pronto come non mai a riprendere in mano la mia esistenza.

La cura, la professionalità, l'assistenza, le parole di cui sono stato protagonista, hanno reso questo mio percorso inaspettato, decisamente migliore di come era iniziato.

Un grazie di cuore per avermi donato una seconda possibilità.

Lilliu Marco

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