È stata protocollata ieri mattina, in Comune a Sanfront, l’interpellanza presentata dall’opposizione consiliare sui lavori di riqualificazione e rifacimento di piazza Statuto, di cui abbiamo dato notizia qualche giorno fa.
L’interrogazione sottoscritta da Roberto Moine, Annarosa Rudari ed Onorato Martino verte su alcuni punti cardine.
I RITARDI
“Da oltre un anno – scrivono - la maggioranza dell’Amministrazione comunale propaganda la rivitalizzazione di piazza Statuto come punto qualificante del proprio operato. Già nel luglio dello scorso anno era stato pubblicato un rendering relativo al progetto sul giornale locale ‘Il Sanfrontese’ (organo di informazione del Comune: ndr)”.
“È vero – commenta il sindaco Emidio Meirone – dovevamo iniziare a luglio 2016. I ritardi sono dovuti al fatto che l’Acda non ha potuto incominciare subito i lavori e forse la minoranza dimentica che a novembre e per i mesi successivi abbiamo dovuto far fronte ad una devastante alluvione. Comunque rassicuriamo i consiglieri che il ritardo è servito comunque a migliorare ancora di più il progetto”.
IL MANCATO COINVOLGIMENTO
“La maggioranza – contestano Moine, Rudari e Martino - si era impegnata ad informare i consiglieri di minoranza, impegno che è stato totalmente disatteso, nonostante le richieste anche in Consiglio comunale.
Ancor peggio non sono stati informati del progetto i proprietari dei fabbricati che si affacciano sulla piazza, ma, fatto assolutamente inaccettabile, non sono stati informati e consultati gli esercenti presenti sull’area, relativamente a cosa potrà essere realizzato e con quali tempistiche nello spazio antistante i loro ‘luoghi di lavoro’, in modo tale da consentire di esprimere un parere, di porre eventuali osservazioni e di organizzare di conseguenza la propria attività, quasi che debbano essere gli esercenti ed i cittadini ad adattarsi al progettista e non invece, come è normale che sia, quest’ultimo a rispettarne le loro esigenze”.
“Questo invece è totalmente errato. – spiega Meirone – In primis perché ho personalmente parlato con tre dei quattro esercenti di piazza Statuto. I titolari del quarto esercizio commerciali, per intenderci il bar-tabaccheria, non sono stati dimenticati, anzi.
Li abbiamo personalmente convocati in Comune, dove sono stati ricevuti dalla Giunta, dal momento che avevamo presentato domanda di posizionamento di un dehor. In quella sede hanno preso visione del progetto. A scanso di equivoci confermo anche che il dehor si farà, appena i lavori saranno terminati”.
LE TEMPISTICHE
L’opposizione contesta: “Ad oggi non è dato sapere quali saranno i tempi di realizzazione e i lavori previsti. Non è dato sapere neppure quando si realizzeranno i lavori”.
“Falso – risponde il primo cittadino – perché gli organi di informazione hanno ben spiegato le tempistiche dell’intervento. Il via ai lavori di sostituzione delle condotte idriche è stato dato il 20 giugno. In questi giorni la Costrade, incaricata dall’Acda, piazzerà il cantiere e poi si partirà. Appena finita la prima parte di lavori inizierà la seconda, con il rifacimento della piazza.
Siamo riusciti a concordare con le ditte una riduzione di quasi il 50% dei tempi. Il cantiere sarà chiuso ampiamente prima della fine dell’anno”.
LA FESTA DELL’ASSUNTA
In paese si parla anche dei festeggiamenti dell’Assunta e dell’Agosto sanfrontese.
“Gira voce – scrive la minoranza - che verranno annullati i festeggiamenti della festa Patronale dell’Assunta e quindi per i commercianti si avrebbe il danno oltre la beffa”.
“Un'aspetto che definirei curioso” ironizza il sindaco, che poi torna subito più serio: “L’organizzazione dell’Assunta è in carico alla Pro loco. Mi chiedo dunque se l’opposizione ha dei canali preferenziali con l’Associazione, che al suo interno ha più d’un membro appartenente alla lista elettorale di Moine, per sapere ancor prima del Comune decisioni di tale portata. Invierò una lettera ufficiale alla Pro loco per chiedere spiegazioni”.
“Riteniamo – concludono i consiglieri di minoranza - che una più attenta e responsabile programmazione delle tempistiche di intervento, consentirebbe di rispettare eventuali scadenze ed al tempo stesso di salvaguardare le tradizioni locali e chiediamo che ci venga data risposta orale nel prossimo Consiglio comunale, che ci si augura visti i tempi ristretti venga convocato con tempestività”.
Tout-court arrivano anche le conclusioni del sindaco Meirone, che parla anche a nome del gruppo di maggioranza. “Senza voler offendere nessuno – ci dice – oserei dire che siamo di fronte ad un atteggiamento ridicolo, fuori tempo e fuori luogo. L’opposizione dice che è un anno che trasciniamo avanti il progetto di piazza Statuto, ma non ci ha mai chiesto di vedere un atto. I consiglieri potrebbero venire in Comune per prendere visione dei progetti, e non si sono mai fatti vivi.
Un’operazione di ostruzionismo messa in piedi forse solo per il fastidio che stiamo lavorando per il paese e lavorando bene, come dimostrano i risultati giunti poco più che a metà del mandato.
Per il mancato coinvolgimento, mi chiedo ancora, ora che ci penso, se l’allora sindaco Roberto Moine abbia per caso inviato una lettera a tutti i residenti di Robella quando decise di rifare la piazza per informarli sul progetto o per le altre opere stradali. Posso dire di no, perché allora io ero vicesindaco e ricordo bene.
Mi dispiace, perché un atteggiamento più costruttivo sarebbe un bene non sono per l’Amministrazione comunale, ma per il paese intero”.
Nicolò Bertola
