Il Lions club Alba-Langhe ha celebrato nei giorni scorsi presso il ristorante Tenuta Carretta di Piobesi d’Alba la chiusura dell’anno sociale e nell’occasione la presidentessa Elena Brindisi ha concluso la sua esperienza alla guida del club con una relazione dettagliata su attività sociali e service realizzati a cavallo dell’anno del centenario per il Lions International.
“È stato un anno sociale in cui non sono mai mancati impegno e soddisfazioni per i risultati conseguiti – ha spiegato − Si è rinsaldata ancor di più l’efficace e leale collaborazione con le istituzioni locali che ha permesso di ottenere ottimi risultati nell’ambito strategico della nostra mission”.
L’anno lionistico appena concluso ha permesso di stanziare contributi per complessivi seimila euro tra le attività più significative figurano: un premio start-up, tre premi di eloquenza agli studenti albesi Giulia d’Aleo, Edoardo Taricco e Ginevra Gatti, i candelabri alla chiesa di san Giovanni Battista e una serata distrettuale di formazione.
Inoltre, nella piena continuità coi mandati precedenti, sono stati confermati i contributi anche alle associazioni Iniziative solidali albesi per adozioni a distanza e Serenità via cavo, mentre nel mese di maggio il club ha stanziato ulteriori fondi per un service a favore dei rifugiati e l’acquisto di prodotti tipici da un’azienda del centro Italia per stimolare una ripartenza dell’economia locale, devastata dal terremoto.
Nell’ambito della serata, si è svolto anche il passaggio di consegne tra Brindisi e il successore Giuseppe Rossetto, designato presidente per il prossimo anno lionistico.
“Si rende quanto mai urgente un grande rilancio dell’attività lionistica all’interno di questo club. – ha spiegato il presidente, al secondo mandato dopo quello del 2010/11– Nel futuro anno sociale il nostro impegno sarà vocato a una campagna di recruiting per nuovi soci e lavoreremo anche per lasciare segni tangibili del cinquantennale di fondazione della gloriosa delegazione dell’Alba-Langhe.
Da tutto ciò dovranno scaturire alcune riflessioni su come possa rinnovarsi la sfida dello spirito di servizio ai giorni nostri negli ambiti di cultura, socio-assistenza e patrimonio pubblico”.





