Gentile Direttore,
tornato dalle ferie estive ho preso visione delle deliberazioni del Consiglio dell’Unione Montana “Alpi del Mare” ed in particolare della D.C. n. 30/2017 avente per oggetto: “Elezione del Presidente dell’Unione ed approvazione del documento programmatico –Elezione del Vice-Presidente dell’Unione”.
Ho preso atto, con molto dispiacere, delle dimissioni presentate dal Sindaco di Roaschia da Presidente dell’Unione e presentate il 1/06/2017.Il mio dispiacere nasce principalmente dal fatto che si è dimesso, da Presidente, l’Ing. Bruno Viale Sindaco di Roaschia e quindi Sindaco del Comune dove ricopro la carica di Consigliere Comunale, verso il quale nutro molta stima ed affetto e neisuoi confrontiho da sempre riconosciuto capacità amministrative egrande impegno personale nell’interesse dei cittadini. Proprio prima delle ferie ero stato informato dall’Ing. Viale della sua decisione irrevocabile e contestualmente sulla ipotesi di una candidaturaa Presidentedel Sindaco di Peveragno.
Tutto ciò è avvenuto nella seduta del Consiglio dell’Unione tenutasia Boves il 19 giugno u.s. con il voto favorevole di 9 consiglieri su 15 (meno di 2/3 del consesso elettivo)e per ovvi motivi non ho potuto partecipare..
Ho quindi letto il documento programmatico del Candidato Presidente e ho appreso,con una certa sorpresa, che il suo programma si basa esclusivamente su ciòche è previsto dallo Statuto dell’Ente. Dalla lettura del programma emergono alcune riflessioni.
Il Presidente afferma che è necessario: Collaborare e concludere nel più breve tempo possibile e nel miglior modo il processo di liquidazione della Comunità Montana. Questo è un compito squisitamente regionale che purtroppo è stato affrontato con troppa leggerezza sia dalla Regione che dalla Unione nonché dal Commissario che non ha voluto utilizzare ed attuare al meglio tutte le scelte politico-amministrative già assunte dal Consiglio e della Giunta della Comunità Montana con propri atti deliberativiche avevano lo scopo di accelerare il processodi chiusuradell’Ente entro i tempi che la nuova Giunta Regionale si era proposto; purtroppo sono passati più di TRE anni e la Comunità Montana non è stata ancora soppressae continua ad essere uncostoper la stessa Regione e l’Unione. Ben venga l’impegno dell’Unione alla collaborazionegià proposta dai Presidenti che si sono susseguiti e confermata dall’attuale neo Presidente.
Il documento prosegue con l’affermazione: "... investire un po’ di risorse per una struttura tecnica minimale..." Non a caso mi sono battuto contro la decisione della Regione e accettato supinamente dall’Unione, di trasferire ed assegnaresempre all’Unione, due amministrativi (con particolare critica nei confronti deltrasferimentodel Direttore) lasciando alla Unione “Alpi Marittime” due tecnici di cui uno(anchesolo in convenzione), avrebbe potuto soddisfarel’esigenza stigmatizzata dal neo Presidentee cioè di creareda subitouna struttura tecnica minimale.
Vengono poi ricordati e riportati integralmente: Gli artt. dal n. 4 al n. 11 dello Statuto dell’Unione Montana delle Alpi del Mare che non possono che trovarci tutti d’accordo. Ma non è sufficiente enunciare dei principi già condivisi e approvati in sede statutariasepoi, come risulta dai bilanci approvati dall’Unione,non si fanno nascere iniziative che concretizzino questi obiettivi. Ricordoche in questi mesi ho più volte sollecitato la Giunta,con interpellanze ed interrogazioni, ad attivarsinei vari settori proprio indicati dallo Statuto ed in funzione di iniziative già programmate dalla Comunità Montana che sono ancora in corso eche potrebbero essere oggetto di completamentoe quindirendere “funzionale”la programmazione dell’Ente montanoin corso di estinzione.
Ho poi analizzato con particolare attenzione l’impegno del neo Presidente per quanto riguarda il: Rapporto con altri Enti. La visione che emerge da questa parte della Relazione Programmatica è una visione che non va oltre a quello che sono rapporti interpersonali di alcuni Sindaci ed è abbastanza “grave”, secondo me,quanto sostenuto dal neo Presidente là dove affermac he: “verrà perseguita una piena e fattiva collaborazione con quanti hanno dimostrato serietà ed affidabilità”.
Anziché fare questa affermazione e limitare di fatto la possibile collaborazione dell’Unione con i Comuni di Pianfei, Borgo San Dalmazzo e Beinette che storicamente non sono mai stati soggetti costituenti la Comunità Montana delle Valli Gesso, Vermenagna e Pesio, forse sarebbe stato meglio un impegno politico forte della Giunta a riprendere dei “contatti collaborativi” con l’Unione Montana Alpi Marittime ed i suoi Comuni, collaborazione che è necessaria per la stessa sopravvivenza dei due Comuni delle Valli Gesso (Roaschia e Valdieri) che oggi si trovano obiettivamente in difficoltà nel contesto di una realtà territoriale quale è la Comunità Montana Alpi del Mare che è innaturale perstoria, cultura ed economia nei confronti deii Comuni della Valle Gesso.
A tale propositoritengo un errore, non aver sottolineato invece l’urgenza e la necessità di una stretta collaborazione edi un continuoconfronto con l’Amministrazione Comunale di Cuneo soprattutto alla luce della confermadel Sindaco BORGNA e del suo programma elettorale dove emergel’impegnoad una maggiore attenzione della Città Capoluogo di Provincia nei confronti dei territori che costituiscono di fattouna città“metropolitana” o come più volte affermato, unterritorio di “area vasta”e ciò per programmare insieme ipotesi progettuali di ampio respirosia locali che transfrontalieri.Infine voglio sottolineare una proposta che invece mi trova pienamente d’accordoe cioè quella che, nel programma afferma, “di imparare a fare dialogare le nostre Giunte Comunali e i nostri Consiglieri, creando gruppidi lavoroecc. ecc.”.
Ciò lo condivido totalmente ed invito la Giunta a prendere atto dei miei suggerimenti e delle mie proposteche anziché ritenerli esclusivamente delle provocazioni possono invece essere oggetto di dibattito ed approfondimento con l’Unione Montana Alpi Marittime e tutti e 10 i Comuni che hanno lavorato insieme per 40 anni nella originale composizione della Comunità Montanache la legge regionale aveva istituito nel lontano 1973.
Il presidente emerito della Comunità MontanaGeom. Ugo Boccacci