Dal verde al violetto, in base al processo di invaiatura, tappa fondamentale nel ciclo annuale della vite. Sono i colori assunti, in questo momento, dalle bacche nei vigneti dei soci della cantina del Dolcetto di Dogliani. Anche se nelle zone più aride le bacche sono più piccole, si presenta una qualità eccellente delle uve, in anticipo di venti giorni.
Il caldo di queste giornate e l'umidità dopo le ultime precipitazioni hanno rinfrescato l'ambiente e il terreno, tanto da far presupporre un'annata buona. Questi quaranta giorni sono fondamentali per classificare la qualità dell'annata 2017.
Le premesse della vendemmia sono eccezionali: i primi grappoli ad essere staccati saranno i Moscati, i Chardonnay e le altre uve a bacca bianca a fine agosto, poi sarà il momento del Dolcetto i primi giorni di settembre, a seguire la Barbera, il Nebbiolo d'Alba, il Nebbiolo per il vino Roero Docg e i nebbioli da Barbaresco e da Barolo.
Una raccolta delle uve che avrà bisogno di lavoratori, ma che troverà difficoltà nell'assumere personale dopo l'abolizione dei voucher.
Il direttore della Cantina del Dolcetto di Dogliani Gian Matteo Baralis: "Un modo per rendere difficile una vita di lavoro che è già complicata. Con l'abolizione dei voucher si è messo fine per alcuni lavori in particolare per la vendemmia e per la raccolta della frutta in generale ad un meccanismo che funzionava e che aveva risolto molti problemi che oggi si ripresentano, e aveva regolarizzato anche un lavoro "nero" che tutto sommato danneggiava sia l'economia dei datori di lavoro che i lavoratori. È auspicabile che si ritorni ad avere il buonsenso di adottare delle soluzioni praticabili non troppo burocraticamente arcaiche, per ripristinare un qualcosa che nel breve periodo di applicazione aveva funzionato."
Conclude Baralis: "Ci auspichiamo che il 2017 sia la bella fotocopia di annate importanti, come le ultime tre che ci hanno preceduto. Tra una quindicina di giorni potremo essere più precisi in termini di date e anche di dati qualitativi."






