Attualità - 11 ottobre 2017, 15:39

Castiglione Falletto: i bambini imparano a raccogliere l'uva e fare il vino

Alla cantina "Terre del Barolo", i piccoli sono stati vendemmiatori per un giorno

Castiglione Falletto: i bambini imparano a raccogliere l'uva e fare il vino

“Dove taglio?”. “Posso assaggiare?”. “Ma davvero con l’uva si fa il vino?”. Pur vivendo tra le colline dei paesaggi vitivinicoli dell’Unesco, in un territorio che restituisce alcuni tra i vini più pregiati e conosciuti al mondo, tanti bambini di Langa, oggi, non hanno mai partecipato a una vendemmia. Succede con la vita frenetica 2.0, con gli impegni famigliari che si sovrappongono e i lavori di mamma e papà che non sempre danno la possibilità di andare a correre nei boschi o nei prati, tanto meno scendere con le forbici in vigna.

A rispondere alle domande dei più curiosi e a fare un po’ di scuola di viticoltura e territorio ci ha pensato la per coinvolgerli in un pomeriggio diverso dal solito, all’aria aperta e in mezzo alla natura. E a sporcarsi le mani e le scarpe come solo i bambini sanno fare.

Dopo aver raggiunto il vigneto di uno dei 300 soci della storica cooperativa di Castiglione Falletto, osservando con attenzione l’ambiente naturale fatto di boschi e orti, i bambini si sono cimentati nella raccolta dell’uva. I lavori in vigna, che culminano nell’autunno con la vendemmia, sono tradizioni che vanno avanti da secoli e portano con sé una serie di riti che si tramandano di generazione in generazione, a partire da decenni fa, quando piccoli e grandi collaboravano tra canti, profumi, vestiti sporchi di terra e magari un pranzo tutti insieme sotto la “tòpia”.

I bambini hanno partecipato con grande entusiasmo, cercando di fare bene quello che gli era stato spiegato. Talmente bene, da dare vita a piccole competizioni alla ricerca del grappolo più bello, quello dalla forma più strana. Poi, tutti a piedi dietro al trattore, ascoltando la storia dell’uva, che nasce da piccole gemme in primavera e cresce fino a diventare quei bellissimi frutti appena raccolti.

Quando la vendemmia dei piccoli si è conclusa, l’uva è stata portata in Cantina e gli alunni l’hanno seguita per comprendere al meglio le fasi successive: la pesa, la sonda per misurare il livello di zuccheri e la caduta nella pigiatrice. “E’ stata un’esperienza coinvolgente e vissuta con partecipazione, che sicuramente resterà nel ricordo dei bambini e offrirà molti spunti di lavoro per i prossimi giorni in classe” hanno detto le maestre.

“Un’iniziativa che vorremmo diventasse una piccola tradizione per stimolare i più giovani a una conoscenza diretta della cultura e delle tradizioni locali – aggiungono dalla Cantina Terre del Barolo – come nello spirito del nostro fondatore, Arnaldo Rivera, che ha dedicato la sua vita anche all’educazione, come maestro elementare a Castiglione Falletto, e con lungimiranza guardava al futuro partendo proprio dalle nuove leve, insegnando loro il rispetto dell’ambiente e del nostro prezioso territorio, con una cultura fatta di competenza e cooperazione”.

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