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Cuneo e valli | 22 ottobre 2017, 10:00

Ricette di cucina: risotto ai coriandoli di nergi e succo d'arancia

Il risotto ai coriandoli di Nergi e succo d’arancia, firmato da SuperCheffo (alias Alessandro Pavesio), perfetto come ricetta ludica per unire due frutti ricchi di vitamina C in un primo piatto.

Ricette di cucina: risotto ai coriandoli di nergi e succo d'arancia

Questa settimana è il turno di un primo piatto originale e ricco di contrasti per il palato, a base di arancia e Nergi, il superfrutto per grandi e piccini: il risotto ai coriandoli di Nergi e succo d’arancia, firmato da SuperCheffo (alias Alessandro Pavesio), perfetto come ricetta ludica per unire due frutti ricchi di vitamina C in un primo piatto.

 

(TRATTO DAL LIBRO, “Ricette Favolate di Fata Zucchina
Ricette di Cucina – Risotto ai Coriandoli di Nergi e Succo d’Arancia”)

Ingredienti per 4 porzioni

250 gr di Nergi (ca. 24 frutti)
350 gr di riso Carnaroli

4 cucchiaio di olio EVO
1 arancia
2 porri

8 dl di brodo di pollo
30 gr di crescenza fresca
50 gr di Grana Padano grattugiato

Procedimento
Tritare il bianco dei porri e farlo imbiondire nell’olio. Aggiungere il riso, lasciare insaporire, quindi irrorare con il succo d’arancia, spremuta in precedenza. Far addensare un pochino, poi incorporare i Nergi tagliati a cubetti, tipo coriandoli. Mescolare bene e aggiungere il brodo di pollo ben caldo. A tre quarti di cottura, legare con la crescenza e con il Grana Padano. Aggiustare di brodo (in caso fosse asciugato troppo) e servire subito decorato con i coriandoli di Nergi.

Il Bugiardino di Fata Zucchina (a cura del servizio Igiene Alimenti e Nutrizione dell’ASL di Asti)
Primo piatto dal gusto particolare grazie al contrasto tra l’acidità dell’arancia e la dolcezza del baby-kiwi Nergi (gruppo colore: verde), ipocalorico e straordinariamente ricco - pur nel suo formato mini - di fibre, vitamina C ed E, magnesio, potassio, fosforo e calcio. Il porro, oltre alle fibre, apporta anche le vitamine del gruppo B (B1, B2, B3). Ottima proposta per i bambini, che unisce la piacevolezza di un primo piatto gustoso a un grande apporto di vitamine, sali minerali... e fantasia.

 

Domenica prossima torna l’appuntamento con il giallo green di frutta e verdura del territorio, giunto ormai al settimo capitolo, quindi in marcia verso la soluzione del “mistero del Grandalbero”: quale avventura attenderà questa volta l’Ispettore Cardo Gobbo e l’allegra Banda del Bosco? Un incontro decisamente interessante è in arrivo…

 

Per leggere lo scorso episodio della rubrica, clicca qui:

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Dove si può acquistare il Bilibro?

Per scoprire tutti i contenuti del bilibro di Renata Cantamessa (alias Fata Zucchina) “Il Mistero del Grandalbero – Ricette Favolate di Fata Zucchina”, si può acquistare su Arabafenicelibri.it (http://bit.ly/2nAOXAp), presso tutti i negozi Coop o ordinandolo alla propria libreria di fiducia.

 

Quanto costa? A chi sono destinati i proventi della vendita?

Il prezzo è di 10€. I proventi raccolti dalla vendita (2€ a libro) saranno donati in Piemonte a favore del progetto F.A.T.A. di Fuoriterapia Assistita con Animazione dell’Ospedale Infantile “Regina Margherita”, in collaborazione con l’Associazione Onlus “La Collina degli Elfi” di Govone d’Alba. Il ricavato di Liguria e Lombardia sarà rispettivamente devoluto all’Ospedale “Gaslini” di Genova e alla Fondazione “De Marchi Onlus” di Milano.

 

Scorri al fondo della pagina per consultare la scheda di presentazione del libro.

 

Contatti

E-mail: renata@fatazucchina.eu

Sito web: www.fatazucchina.net

Pagina Facebook: Renata Cantamessa – Fata Zucchina

Instagram: @fatacantamessa

Twitter: @RCantamessa

Youtube: Renata Cantamessa – Fata Zucchina

 

Chi è Renata Cantamessa?

Giornalista di carta stampata e web, autrice e conduttrice radio-televisiva, doppiatrice

di cartoon, ghostwriter e project-manager, cresce professionalmente nel settore della

cooperazione. Opera in modo trasversale su comunicazione e multimedia-marketing, con specifica attenzione attorno ai temi strategici dell’agroalimentare, della territorialità, del benessere e della sostenibilità. Oltre al mondo della cooperazione e dell’agricoltura (ortofrutta in primis), collabora attivamente con la GDO-Grande Distribuzione Organizzata italiana, la Sanità Pubblica (Asl territoriali), l’Università degli Studi di Torino, gli Istituti di Istruzione Superiore a indirizzo agrario-alberghiero e con l’USR-Ufficio Scolastico Regionale del Piemonte, con un coinvolgimento sulla progettazione dell’attività formativa di alternanza scuola-lavoro. Dal 2013 veste la “nuova identità” di Fata Zucchina, da lei creata e impersonata come icona moderna del Food&Wealth (Health + Welfare) per divulgare nuovi modelli di integrazione e consumo nella relazione tra persone e territorio.

 

Chi è Fata Zucchina?

E’ la prima “fata agricola” italiana, proposta come modello smart di avanguardia al femminile, per ricordare che le donne possono essere un importante veicolo di innovazione in agricoltura. Un omaggio diretto a quell’oltre 70% di lavoro agricolo che - nel mondo - è realizzato da generazioni di donne rurali. Ma non solo: la “bacchetta magica” di Fata Zucchina – ovvero la sua divulgazione attraverso progetti che diventano rubriche, come “Il Bugiardino di Fata Zucchina”- si rivolge per antonomasia al settore primario, come snodo centrale di una “nuova economia”. C’è dunque l’Agricoltura con l’iniziale maiuscola al centro del cuore di questa fata rurale, cioè quel Made in Italy fatto di terra variegata, mani laboriose e grandi intelligenze, che ha bisogno di tornare a simpatizzare con le famiglie e di giocare con i bambini, accendendo la loro voglia di fare, di immedesimarsi e costruire; educandoli a trattare i frutti della terra come nuovi “amici” e a seminare una felicità fatta di beni relazionali, tradizione e innovazione.

 

Fotografia di Claudio Massarente

 

Renata Cantamessa

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