Riteniamo la posizione del governo inaccettabile: il blocco dell’aumento dell’età pensionabile per tutti è il minimo della decenza. Cosa aspettano i sindacati a lanciare un percorso di mobilitazione? Ma oltre a questo, è tutta la controriforma Fornero che va abrogata, perché socialmente insostenibile. Basterebbero gli ultimi dati Istat sugli occupati a certificarlo: da gennaio 2015 ad oggi sono aumentati di 1 milione gli occupati ultracinquantenni, mentre sono diminuiti quelli nelle età centrali della vita lavorativa e si generalizzano i contratti precari.
E’ in corso in sostanza un processo micidiale, che vede gli adulti/anziani inchiodati al lavoro, mentre i giovani sono costretti a lavori iper precari oppure a lasciare il paese. Ribadiamo inoltre che la Riforma Fornero non è stata fatta per l’insostenibilità del sistema pensionistico preesistente ma per la decisione di fare cassa sulle pensioni per rispondere alla speculazione finanziaria e ai diktat UE.
Come ribadiamo che il rapporto tra contributi versati e pensioni erogate, al netto di assistenza e tasse, è in attivo dal 1996, e che quell’attivo è stato nel 2015 di 1,6 punti di Pil, pari a oltre 25 miliardi. Domani sabato 4 novembre Rifondazione Comunista sarà in piazza Duccio Galimberti a Cuneo, dalle 9 alle 12.30, con un gazebo all’angolo di via Roma, lato Duomo, nell’ambito della campagna nazionale del PRC contro la riforma Fornero, per ribadire che quando una scelta è sbagliata va abrogata.