Mercoledì 22 novembre, la Confcommercio Imprese per l'Italia, organizza la quinta edizione della Giornata "Legalità, mi piace!".
Durante il convegno - che si terrà nella sede di Confcommercio di Cuneo, in via Avogadro a partire dalle ore 11 - saranno presi in considerazione tutti quei fenomeni di illegalità che riducono la competitività del nostro sistema produttivo e in taluni casi mettono a rischio la sicurezza di cittadini e consumatori.
Interverranno rappresentanti delle Forze dell'ordine, delle istituzioni, nonché imprenditori delle imprese di vari settori.
"La Giornata di Confcommercio ‘Legalità, mi piace!’, è un momento importante di confronto tra operatori del settore, istituzioni e Forze dell'ordine - sottolinea il presidente provinciale di Confcommercio Cuneo Luca Chiapella -. Al centro del dibattito, ci saranno tutti quei fenomeni criminali che alterano le regole del mercato e danneggiano le imprese del terziario di mercato, come per esempio l'abusivismo, la contraffazione e l'usura.
Quello cuneese è ancora un tessuto sano, una realtà dove la legalità ha radici forti ma è necessario non abbassare la guardia.
E siccome parlare di certi fenomeni non è mai facile, per paura, per vergogna o anche solo perché' non si sa bene in che modo e a chi chiedere consiglio, per denunciare o anche solo segnalare una situazione a rischio, l'incontro di mercoledì 22 novembre in Confcommercio, è sicuramente un primo passo per fare il punto della situazione, sentendo anche i preziosi consigli dei rappresentanti delle Forze dell'ordine e le testimonianze dirette degli imprenditori, su dubbi e difficoltà che si posso incontrare svolgendo la propria attività.
Inoltre, per meglio conoscere la realtà locale, nel mese di ottobre è stato distribuito un questionario a tutti gli associati Confcommercio, attraverso il quale, con risposte anonime, è stato tracciato un quadro della situazione del nostro territorio.
Non dimentichiamo - conclude il presidente provinciale di Confcommercio Cuneo Luca Chiapella - che l’illegalità ha dei costi pesantissimi su tutta la società, che per il settore commerciare può addirittura significare tirare giù la serranda per sempre".