È mancato mercoledì 22 novembre a Vinadio Maggiorino Degiovanni, uno degli ultimi partigiani e testimone di un difficile periodo storico.
Maggiorino era nato a Vinadio nel 1923, a giugno aveva festeggiato i 94 anni. Ha gestito per molti anni il centro fondo di Strepeis, ora gestito da figlio e nipoti. I funerali sono stati celebrati giovedì 24 novembre ai Bagni di Vinadio.
Si unì alle formazioni partigiane di Nuto Revelli, a Pianche di Vinadio contrastando l'avanzata tedesca che allora presidiava il territorio, fece saltare ponti e strade e poi combattè nelle Valli di Tineè, a Isola nel confine Franco Italiano a Saint Martine Vesubiè, dove rimase per molti mesi quando l'avanzata tedesca fu cacciata dalla Valle Stura.
Lo ricorda Ughetta Biancotto, presidente Anpi provinciale: “Conoscitore dei territori montani, e di tanti passi alpini per contrastare l' avanzata e il nemico tedesco, in varie occasioni fu informatore ed accompagnatore di colonelli inglesi addetti al controspionaggio fino in Valle Grana e oltre. Difese con coraggio e con convinzione la patria Italia, amico e compagno di lotta di Silvio Beltrandi, ha portato sempre nel cuore i valori dell' antifascismo e di antinazismo, valori più che mai validi oggi. Lui come tanti suoi amici e colleghi si rammaricava che tanti non avevano capito il suo ruolo da "Partigiano", dalla parte dei deboli, dei semplici dei lavoratori, degli agricoltori e di coloro che la montagna la vivono e la proteggono e non la sfruttano”.
“Maggiorino tu hai scritto una pagina bella della storia del 900 – conclude Biancotto -: una pagina e non è poco che diede a noi libertà, democrazia, giustizia sociale e pace. Un giusto riconoscimento va a coloro che hanno sacrificato la vita per noi, che siamo nati in altri periodi e godiamo di questi benesseri. Grazie Maggiorino per il tuo coraggio e per le tue scelte! Al figlio e ai Nipoti siate fieri!”





