TFF, Alice Filippi racconta la storia del padre rapito dalla 'ndrangheta

Aveva solo 23 anni Pier Felice Filippi, pilota di rally, quando, il 28 giugno 1978, è stato rapito dalla 'ndrangheta calabrese insediata in Liguria. Figlio di un industriale di Mondovì, riuscì a liberarsi e a fuggire dopo 76 giorni di prigionia, facendo arrestare i suoi rapitori.

Di questa storia racconta il film diretto dalla figlia Alice Filippi, presentato in questi giorni nella sezione non competitiva "Festa Mobile" del Torino Film Festival. "78 Vai piano ma vinci", questo il titolo del lungometraggio, ricostruisce, attraverso il racconto diretto del protagonista, della famiglia e degli investigatori, la prigionia e la pianificazione della fuga di Pier Felice. In parallelo, grazie alle registrazioni originali delle telefonate coi rapitori, fa rivivere la battaglia di un padre nel tentativo di restituire la libertà al figlio, con mezzi leciti e non solo.

Pier Felice sa che sta per affrontare la sfida più importante della sua vita ma è una gara che dovrà correre andando più piano possibile, mantenendo lucidità e freddezza. “Vai piano ma vinci” ripeteva sempre la madre prima di ogni gara, mai come in quei giorni quella raccomandazione gli diede la forza di non arrendersi. Fino a una fuga che sembrava impossibile.

Classe 1982 di Mondovì, Alice Filippi si è diplomata in regia alla New York Film Academy in regia. Dal 2005 collabora con Carlo Verdone, ma prima di lui è stata aiuto regista di Montaldo, Martone, Veronesi, Marengo e Infascelli. È autrice e regista degli spot “Fai come me!” e dello short film “My green fashion dream", pubblicato sulla sezione Talents di Vogue.it. Alice è sorella di Luca Filippi, ex giovane promessa dell'automobilismo, pilota di GP2, auto GP, Indy car, Formula E ed ex collaudatore in Formula 1.

Il film sarà proiettato al Cinema Reposi domani, domenica 26 novembre alle 20,30 e lunedì 27 alle 11,15.