Da 3,50 a 5 euro a pasto.
Ha suscitato qualche polemica, a Martiniana Po, la decisione dell’Amministrazione comunale di aumentare di un 1,50 euro il costo del buono pasto per gli alunni della scuola dell’infanzia.
Alcuni genitori hanno contattato il nostro giornale per esprimerci quelle che sono le loro motivazioni.
“Abbiamo appreso della maggiorazione della tariffa – ci dicono – dall’impiegata postale, al momento del pagamento. Gli anni scorsi, solitamente, veniva appesa a scuola la circolare del Comune con i prezzi in vigore. Il foglio appeso c’è, ma con le quote del 2016”.
Papà e mamme lamentano la scarsa comunicazione da parte del Comune e la mancanza di scontistiche, “così come avviene in altri comuni della Val Po”, per famiglie con più figli frequentanti la materna oppure in base al reddito Isee.
Due bambini sarebbero già stati ritirati dalla materna, che conta su 31 alunni (che sarebbero quindi scesi a 29).
Il servizio mensa della materna, che tempo fa era gestito da una cuoca, dipendente comunale, poi andata in pensione, ora è affidato ad una ditta esterna, che giornalmente recapita a scuola i pasti già confezionati.
La protesta dei genitori è sfociata anche in una lettera, indirizzata al sindaco Bruno Allasia: “tale decisione – scrivono – mentre la crisi economica affligge tante famiglie, rischia di creare un senso di disagio a molti genitori che si troverebbero costretti a prelevare i propri figli prima della consumazione del pasto.
Chiediamo dunque il ripristino della tariffa dello scorso anno, la motivazione dell’incremento pari ad oltre il 40% e informazioni sull’istituzione di una commissione mensa per valutare il servizio”.
Targatocn ha raggiunto telefonicamente il primo cittadino di Martiniana Po, chiedendo quale sia la posizione del Comune in merito all’aumento delle tariffe.
“Abbiamo adeguato i prezzi – ci ha spiegato Allasia – a quelli che più o meno vengono pagati nei comuni vicini come Sanfront, Pagno, Castellar, Brondello e Saluzzo.
È vero che sino allo scorso anno la tariffa era pari a 3,50 euro, ma il Comune non ha più la disponibilità di bilancio per coprire quell’euro e mezzo rimanente. Per le casse comunali si trattava di una cifra che si aggirava all’incirca sui 14, 15mila euro annui, e non essendoci più disponibilità di bilancio abbiamo dovuto adeguare la quota.
Una soluzione c'era, ed era quella di applicare ai cittadini l'addizionale Irpef, introitando in questo modo all'incirca 50mila euro e potendo così far fronte alle spese della mensa scolastica. Abbiamo preferito però non gravare ulteriormente sulle finanze dei cittadini, esentandoli dal pagamento di questa imposta.
Penso che Martiniana Po sia uno dei pochi comuni che non applichi l'addizionale Irpef”.
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