Tra le varie destinazioni d’uso dell’ex Palazzo di Giustizia di Saluzzo v’era il trasferimento di tutti gli uffici dell’Asl Cn1 attualmente ubicati nel complesso “Le Corti” - in via della Resistenza - e nel “Mulino Feyles” di via del Follone, meglio conosciuto come la “palazzina rosa”.
Il 2 dicembre 2016, nella sala Giunta del Municipio, Francesco Magni (direttore generale Asl) e Mauro Calderoni (sindaco di Saluzzo) avevano firmato il protocollo d’intesa per il ricollocamento degli uffici nell’ex Tribunale: si era parlato di servizio veterinario, Spresal, Igiene pubblica, Sert, Igiene degli Alimenti e della Nutrizione.
Il trasferimento degli uffici avrebbe generato un notevole risparmio per le casse dell’Asl, derivante dai minori canoni di affitto corrisposti per i locali nel Tribunale.
La situazione, stando a quanto detto nel corso dell’ultima assemblea di “Insieme si può” dal sindaco Calderoni, sembra essere nuovamente mutata.
Nei locali di corso Roma, angolo via Savigliano, ci finirà solamente il servizio veterinario.
Cos’è cambiato, rispetto a dicembre 2016? Lo abbiamo chiesto al sindaco della città.
“Nel protocollo con l’Asl – spiega Calderoni - noi davamo la disponibilità a coprire tutte le loro esigenze.
L’ufficio tecnico interno, nel frattempo, ha fatto delle valutazioni secondo cui riesce a sistemare gran parte delle funzioni in locali di proprietà Asl, mentre ritiene più sinergico mantenere al ‘Mulino Feyles’ ciò che vi è attualmente.
Rimane l’esigenza di una sede per i veterinari, che prenderanno quindi un piano dell’ex Tribunale”.
L’operazione di ricollocazione, quindi, interesserà solo i servizi ospitati dai locali de “Le Corti”, smistati tra ex Palazzo di Giustizia ed ospedale (dove troverà posto il distretto infermieristico).
Nulla dovrebbe cambiare per il “Mulino Feyles”, di proprietà comunale.
“Un altro punto fermo – aggiunge Calderoni - era ed è il trasferimento della Polizia stradale. Idem i Giudici di Pace. Nelle porzioni residue si possono sistemare, migliorandone la logistica, il Centro per l’impiego, il Parco del Monviso e gli Uffici regionali agricoltura”.




